Piancastagnaio. Palio. Cecilia Rigacci: "Vivo sulla mia pelle l'emozione che anticipa il rito della Festa"

Cresce l’emozione per l’artista senese che ha dipinto il Palio 2016. La presentazione, Mercoledì 10 Agosto alle 17:30, in Piazza de l’Orologio. Era dallo scorso Sabato Santo, che non avevo più avuto occasione di parlare con Cecilia Rigacci, l’artista senese che mercoledì prossimo, 10 Agosto, presenterà al popolo di Piancastagnaio, il “suo” Palio che andrà alla Contrada che vincerà la corsa del 18 di Agosto. La Rigacci, si presenta per la terza volta a Piancastagnaio, dopo aver realizzato due “Cupelli”, uno nel 2010 vinto dal Coro e l’altro lo scorso anno vinto da Voltaia, dall’ingresso principale della festa, ovvero quella di dipingere il Palio (il Bravìo o bandiera come originariamente chiamato). Un incarico avvenuto, per così dire, “in diretta”, durante la presentazione di quello del 2015, quando il Sindaco di Piancastagnaio, Luigi Vagaggini, la incaricò sorprendendo i presenti e la stessa artista senese, subito dopo la presentazione del suo Cupello. Tre “prime volte” possiamo dire: la prima volta che la stessa persona dipinge due “Cupello”, la prima volta che la stessa dipinge il Palio e la prima volta che l’incarico viene affidato in una forma quantomeno sorprendente. Insomma, una bella responsabilità che, chi scrive, crede di comprendere abbastanza, vista anche la conoscenza diretta di Cecilia Rigacci, originaria per metà della terra Amiatina (Monteleterone) ma tutta senese, immersa nell’arte, nella storia e nella ricerca figlia naturale della cultura paliesca. Durante il nostro breve incontro, le ho posto alcune domande, semplici spunti di riflessione, in attesa di conoscere la sua opera mercoledì a venire, 10 Agosto, curioso ed emozionato da buon contradaiolo, motivo, quest’ultimo, per non chiedere in alcun modo all’artista anticipazioni sull’opera nel rispetto dei profondi significati dell’attesa. cecilia_rigacci Cecilia, come ha vissuto questo incarico da artista senese? “Avere Il compito di dipingere il Palio e eseguire il Cupello – ci racconta l’artista – è certamente un grande privilegio per un artista ma anche una grande responsabilità. Non è così importante dimostrare la propria eventuale bravura tecnica e inventiva; questi sono solo strumenti  per saper comunicare al popolo il messaggio spirituale, obiettivo vero della Festa. Certo, come senese, mi sento particolarmente coinvolta nell’atmosfera che avvolge l’evento, tanto da sentire sulla mia pelle l’emozione che anticipa il rito della Festa.”  Questo è universalmente l’anno della misericordia: la figura di Maria ne è simbolo ed è amata intensamente anche da Papa Francesco.  Ricordo una Rigacci emozionata nella sua visita qui a Piancastagnaio, al Santuario della Madonna di San Pietro, uno dei pochissimi santuari della provincia senese. Chi è Maria per lei? Se la parte maschile della religione cattolica rappresenta la parte stabile, quella in cui le persone si rapportano come punto fermo della religione, certamente la Madonna rappresenta la parte dinamica, la parte terrena, quella che è entrata nella spiritualità in maniera semplice, in maniera umana, portando in grembo il figlio di Dio senza ostentazioni, ma con le virtù che noi donne, dovremmo ricordarci di avere e di ascoltare dentro di noi. Siena è la città della Vergine; sono nata e cresciuta in una terra dove la figura di Maria è di assoluta importanza, supportata anche da altre figure mistiche come Santa Caterina.  A Piancastagnaio, una ricorrenza particolare: il sesto centenario dall’emanazione degli Statuti: può anticiparci se nella sua opera ci siano dei rifermenti, oltre, naturalmente, a quelli previsti dal protocollo (l’immagine della Madonna, stemmi delle Contrade, dei Carmelitani Scalzi, del Comune e del Magistrato delle Contrade)? Ovviamente non posso anticipare nulla sul dipinto. Posso dire che l’Amministrazione Comunale mi ha chiesto di mettere nel Palio un piccolo accenno a questa importante ricorrenza e io, ho seguito l’indicazione.  Lei ha anche origini Amiatine, orgogliosamente portate nel cuore: sono state di aiuto nella realizzazione dell’opera? Inevitabilmente le mie origini sono sempre presenti; fanno parte di me, vivono in me e hanno forgiato la mia persona, scritta parte della mia vita. Non sono state di vero e proprio aiuto, ma sono state semplicemente accanto a me; il risultato è, dunque, anche parte di questa appartenenza. Quale messaggio verso la comunità di Piancastagnaio e verso i Contradaioli? Non vivo in maniera così rigida la dialettica tra chi esegue un palio e chi lo riceve. Credo che nelle arti esistano dei dialoghi che iniziano e che mai finiscono. Il mio dialogo con la comunità di Piancastagnaio, iniziato qualche anno fa come ben sapete, non si è mai interrotto. Quello che io ho realizzato fa parte di un qualcosa che si muove nel tempo, si muove nella percezione delle persone, nella comunicazione che si è stabilita tra di noi. In particolar modo l’anno scorso, con il Cupello abbiamo affrontato un certo tipo di di approccio e di messaggio; con il Palio, probabilmente, sarà qualcosa di diverso o di sovrapponibile. Staremo a vedere come il popolo lo percepirà, io non ne ho uno solo; certo, si tratta di qualcosa di universale a cui ognuno adatterà alla propria personalità e interiorità. Dal canto mio, spero che sia un un qualcosa che spinge in avanti la comunità Pianese, perché lo merita in quanto sensibile e giovane. Il 10 la presentazione della sua opera: sappiamo che sarà molto esigente da se stessa e fortemente emozionata, ma altrettanto serena nell’accogliere il giudizio dei Contradaioli. Cosa si aspetta dal momento in cui il Palio verrà svelato? Mercoledì, il giorno della presentazione, non ci sarà per me una divisione di ruoli nel momento in cui sarò sul palco; sarò anche a fianco dei ragazzi Pianesi e dell’intera comunità, perché il mio proposito non è quello di aver fatto un’opera pittorica per attenderne un giudizio critico ma, bensì, quella di consegnare un elemento, in questo caso il Palio , e  far si che esso sia degno della festa e del suo rito. Mi auguro di non deludere; casomai non dovesse essere gradito, so di aver messo tutto l’impegno che ho potuto verso questa bellissima festa, attenta e sensibile quanto orgogliosa comunità. Dunque, l’attesa e le aspettative verranno soddisfatte, in un modo o nell’altro, mercoledì 10 Agosto, alle 17:30,  in Piazza de l’Orologio, quando verrà svelato il Palio di Cecilia Rigacci, il Palio dei Pianesi, come tiene molto a dire la stessa artista. Molti i messaggi da questa breve chiacchierata con lei, che, emozionata, “attende la propria attesa”, per un Palio che entrerà trionfante prima nella chiesa della Madonna di San Pietro, per poi giungere nella Contrada vincitrice. Un Palio che conterà un altro anno del tempo della lunga storia di Piancastagnaio.]]>

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