Piancastagnaio. Pianese: Il Presidente Sani ai microfoni di OK Siena per un'intervista … "a tutto campo"

Il presidente della Pianese e di Stosa Cucine, Maurizio Sani, ha parlato in esclusiva perOk Siena e webtv.oksiena del presente e del futuro della compagine amiatina. Il servizio è di Damiano Naldi


Presidente è soddisfatto dell’attuale stagione della Pianese? “Se devo dire la verità soddisfatto al cento per cento non lo sono. Mi aspettavo qualcosa in più, anche perché io sono il classico presidente che ci mette i soldi: qualsiasi cosa mi hanno chiesto il Direttore Sportivo e l’allenatore io non mi sono mai tirato indietro. Non sono contento, perché mi sembra che i risultati proprio ragione non danno” Cosa ha portato il cambio in panchina tra Puccica e Iacobelli? “Il cambio è stato giusto, perché con l’arrivo di Iacobelli le cose sono un po’ cambiate in classifica. La Pianese è una piccola realtà che però è molti anni che milita in serie D e l’obiettivo deve essere il mantenimento di categoria. Per Puccica mi è dispiaciuto perché come persona è stato molto onesto, però il cambio era diventato inevitabile. Iacobelli mi sembra un allenatore molto grintoso” Cosa rappresenta per una piccola realtà come Piancastagnaio la serie D? “Penso che rappresenta tanto. Dentro la mia testa sarei quasi per abbandonare, ma però quando il sindaco di Piancastagnaio ti dice chi te lo ha fatto fare, vedi che la passione per il calcio e la Pianese è troppo forte. Siamo il paese più piccolo di tutta la serie D con 3500-4000 abitanti e quando il primo cittadino dice chi te lo ha fatto fare, si riferisce agli incassi degli spettatori che al massimo possono arrivare a 1500 Euro: naturalmente la sua era una battuta. La Pianese fa gli under 18, gli allievi regionali e provinciali: basta passare davanti allo stadio per vedere quanti ragazzini si allenano” Come è iniziata la sua passione per il calcio? “Io ho giocato nella Pianese, non ero un grande giocatore, ma mi allenavo tanto e il mio ruolo era il difensore. La passione è venuta perché giocavo, poi a 32 anni ho smesso di giocare per fare il Direttore Sportivo fino a quando ho potuto farlo. Naturalmente per un pianese e per uno che ha giocato nella squadra del suo paese è un motivo d’orgoglio essere diventato anche presidente” Venendo alla sua attività: come si sta espandendo la Stosa Cucine in Italia e all’Estero? “Questa è una bella domanda. Una volta ho avuto il coraggio di scrivere un’autobiografia e nel corso di un’intervista affermai: finché la Pianese ha un presidente come me che è il titolare della Stosa Cucine non ci saranno problemi. Io questo libro l’ho scritto dieci anni fa e nel corso di questo tempo le cose sono migliorate, perché la mia attività è un gruppo di 180 operai tutti assicurati. Io nel 2015, nonostante la crisi, sono cresciuto di un 7,5% e in questo nuovo anno siamo partiti bene. Tutto questo viene perché c’è la passione, una bella azienda, bravi figlioli e fidati collaboratori. Colgo l’occasione per dire che abbiamo fatto lunedì una riunione con i rappresentanti della Stosa, invitandoli alla fiera di Milano a portare i venti clienti migliori. Forza Stosa naturalmente e forza Pianese” Deve essere motivo d’orgoglio per lei essere partito dal basso e aver raggiunto livelli importanti sia in Europa che nel mondo con la sua attività… “Sicuramente sì. Siccome il paese è piccolo, io credo che non solo devo essere contento, perché quando dico di 180 operai, almeno 50-55 vengono da Piancastagnaio e dal circondario. Investo molto sul marchio Stosa, siamo la quarta-quinta cucina più importante d’Italia. Anche all’estero abbiamo un mercato molto importante”. [embed]https://youtu.be/iaAaDaPAFg8[/embed]  
Fonti www.oksiena.it – Damiano Naldi]]>

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