Piancastagnaio. Poca acqua, Floramiata lancia l’allarme: “Autonomia produttiva ancora per 2-3 giorni”

Amiatanews (Marco Conti): Piancastatgnaio 14/06/2022
L’AD Roberto Leo: “Stiamo ricevendo tra 800 e 900 m³ di acqua. L’effetto del disavanzo è che abbiamo autonomia ancora per 2-3 giorni. Abbiamo urgenza del ripristino del quantitativo iniziale per assicurare la continuità di lavoro e di prodotto”

La carenza d’acqua e la prospettata crisi idrica che sta interessando anche l’area del Monte Amiata, causata dall’assenza di precipitazioni, dal continuo irraggiamento solare e da temperature che da oltre un mese sono al di sopra della norma, sta mettendo in crisi famiglie e imprese di tutto il comprensorio. Situazione evidenziata dalla stessa Acquedotto del Fiora con una serie di interventi pubblici dove, i vertici apicali dell’azienda, hanno presentato recentemente le criticità della situazione idrica nelle provincie di Siena e Grosseto.

Tra chi in difficoltà, la grande azienda florovivaistica Floramiata, tra le principali del settore, che necessita di importanti quantitativi di acqua per il proprio ciclo produttivo, principalmente per l’irrigazione e il mantenimento delle migliaia di piante presenti nei 30 ettari di serre coltivate oltre a quelle in produzione nel vivaio esterno. 
A manifestare la problematica l’Amministratore Delegato Roberto Leo che, in un suo intervento a Coldiretti Siena, di cui l’azienda di Piancastagnaio è socia, ha dichiarato: “Comprendendo benissimo la situazione attuale, il problema oggettivo di carenza d’acqua c’è ed è pesante per tutti. Rispettando le esigenze di tutti però non possiamo non evidenziare la nostra situazione. La carenza d’acqua quest’anno si somma ad un forte aumento delle temperature e noi siamo passati dai circa 2000 m³ di acqua del passato, ai circa 800-900 m³ di oggi, quando il nostro fabbisogno ottimizzato necessario è di circa 1400 m³. Ovviamente vista la nostra tipologia di azienda, anche se per un breve periodo si pensasse di ricorrere a fermi produttivi con riduzione al minimo di personale, le piante comunque morirebbero, e sarebbe un danno enorme”.

Attraverso una lettera, lo stesso Roberto Leo, ha informato i sindaci della zona così da portarli a conoscenza della situazione. 
Si legge in un passo riportato da Coldiretti Siena: “(..) Stiamo ricevendo tra 800 e 900 m³ di acqua. L’effetto del disavanzo è che abbiamo autonomia ancora per 2-3 giorni. Abbiamo urgenza del ripristino del quantitativo iniziale per assicurare la continuità di lavoro e di prodotto. Vi ricordo che la Floramiata, grazie al sostegno del nuovo azionista che ha rilevato la società a seguito delle vicissitudini a voi ben note, ha pesantemente investito (e ulteriori piani di investimento, sicuramente superiori alla media delle società delle stesse dimensioni, sono già stati pianificati per il triennio in corso) per assicurare la continuità aziendale e i posti di lavoro così come dai nostri incontri precedenti“.

“Abbiamo poca autonomia cosi, – conclude il suo intervento l’AD Roberto Leo – quello che auspichiamo è che il sistema di distribuzione tenga conto di certe esigenze. Penso che qualcosa di meglio si possa fare, senza comunque penalizzare nessuno. Vogliamo farci sentire affinché si possa sbloccare una situazione che sta creando molta apprensione”.

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