Piancastagnaio. Presentate alla Regione le osservazioni su PC6

In 11 punti la posizione dell’Amministrazione Comunale in merito al progetto ENEL Green Power riguardante la realizzazione della nuova centrale geotermica ENEL Green Power Sono state inviate questa mattina per via telematica alla Regione Toscana, le osservazioni del Comune di Piancastagnaio in merito alla Valutazione di Impatto Ambientale del progetto per la realizzazione nel territorio del comune amiatino (zona Asca) di un impianto per la produzione di energia elettrica da fonte geotermica della potenza di 20 MW (denominato PC 6), comprese le opere connesse, accessorie e complementari, presentato da ENEL Green Power nei primi giorni dello scorso Aprile. In ben 11 punti in altrettante cartelle, il punto di vista dell’Amministrazione Comunale, che va a ribadire così la propria posizione, già del resto espressa in buona parte anche nei giorni passati, evidenziando una serie di mancanze relative al progetto reso noto dalla stessa ENEL e la Regione Toscana, lo scorso 6 Aprile (leggi notizia su amiatanews www.amiatanews.it/piancastagnaio-geotermia-nuova-centrale-pc6-corso-procedimento-valutazione):

  1. Osservazione 1 – Manca la individuazione delle Aree non idonee
  2. Osservazione 2 – Manca un Nuovo protocollo di intesa con Regione
  3. Osservazione 3 – Manca un nuovo Accordo volontario attuativo
  4. Osservazione 4 – Manca la innovazione tecnologia
  5. Osservazione 5 – Manca la innovazione tecnologia
  6. Osservazione 6 – Manca il Controllo inquinanti
  7. Osservazione 7 – Manca il Controllo inquinanti
  8. Osservazione 8 – Inquadramento urbanistico
  9. Osservazione 9 – Presenza eventuale rischio sanitari
  10. Osservazione 10 – Mancata verifica delle ricadute socioeconomiche
  11. Osservazione 11 – Mancata realizzazione opere vecchio protocollo d’intesa
Di seguito il testo completo delle osservazioni (in base al D. Lgs 152/2006 art. 23 e seguenti, L.R. 10/2010 artt. 52 e seguenti), ovvero le motivazioni di criticità al progetto secondo il Comune di Piancastagnaio, che vanno a toccare, punti fondamentali come quelli relativi agli accordi con la Regione, la definitiva individuazione delle aree non idonee, la tecnologica adottata, la compatibilità ambientale e urbanistica, la tutela della salute e le ricadute socio economiche oltre alla questione della realizzazione del termodotto per il teleriscaldamento dell’abitato di Piancastagnaio e la predisposizione di tutte le opere necessarie alla realizzazione di un teleriscaldamento ad uso civile. Enel_Piancastagnaio_centrale_06
 
  1. Osservazione 1 – Manca la individuazione delle Aree non idonee La presentazione del progetto per la realizzazione del nuovo impianto per la produzione dei Energia elettrica da fonte geotermica è intempestiva in quanto Manca la individuazione delle Aree non idonee – Il progetto per la realizzazione di un nuovo impianto geotermico viene presentato da Enel Green Power mentre è in corso, da parte della Regione Toscana, il processo per la individuazione delle “Aree non idonee per la geotermia” , processo che è ancora in corso, vedi la Decisione N 40 del 02-05-2017 della DIREZIONE AMBIENTE ED ENERGIA, avente per oggetto: Indirizzi agli uffici della Giunta regionale per la predisposizione delle linee guida per la individuazione delle aree non idonee per la geotermia. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene infatti che prima di procedere alla definitiva collocazione di un nuovo impianto debba concludersi il processo iniziato dalla Regione Toscana per definire quali aree sono suscettibili di ospitare nuovi impianti.
  2. Osservazione 2 – Manca un Nuovo protocollo di intesa con Regione Preliminarmente al Progetto Riassetto di Piancastagnaio fu sottoscritto un protocollo di intesa che stabiliva che: a) la Regione disciplinerà l’elaborazione di Piani Pluriennali di Sviluppo dell’intera area geotermica da parte del Tavolo Istituzionale della Geotermia in raccordo con la Regione Toscana, che assicurerà l’integrazione con gli altri piani e programmi riferiti al territorio (PASL, ecc.). Manca un Nuovo protocollo di intesa con Regione: – Manca la definizione di un piano organico preliminare tra Regione, Comuni etc. così come era previsto nel vecchio accordo volontario tra La Regione Toscana, i Comuni, le Comunità Montane e le Province interessate del Protocollo d’Intesa del 20 dicembre 2007. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene infatti che prima di procedere alla definitiva autorizzazione di un singolo nuovo impianto che interessa il singolo territorio debba concludersi un processo che porti alla formulazione di un nuovo protocollo di intesa che riguardi i piani pluriennali di sviluppo della geotermia e che garantisca il contemporaneo sviluppo dei territori interessati.
  3. Osservazione 3 – Manca un nuovo Accordo volontario attuativo Preliminarmente al Progetto Riassetto di Piancastagnaio ed a seguito del protocollo di intesa fu sottoscritto l’Accordo volontario attuativo, – Anche in questo documento, denominato Accordo Generale sulla Geotermia del 2009 il giorno 20 del mese di aprile si prevede all’articolo 5 che “Il presente Accordo verrà aggiornato al termine di ogni triennio di validità, con le stesse modalità con cui è stato costituito”. Inoltre all’Articolo 7 – Aggiornamenti: Il presente Accordo verrà aggiornato entro il 31 dicembre 2011, con le stesse modalità con cui è stato costituito, sempre a condizione che venga verificata, entro il 31 ottobre 2009, la persistenza delle condizioni oggettive e sostanziali poste alla base del Protocollo d’Intesa denominato Accordo Generale sulla Geotermia siglato. Manca un nuovo Accordo volontario attuativo: La Regione Toscana ha ripetutamente annunciato un nuovo accordo quadro che programmi lo sviluppo della geotermia sia per la generazione di energia elettrica che per altri usi, sia delle alte che delle basse entalpie. Al nuovo programma devono concorrere Regione, Comuni etc. e favorire lo sfruttamento della risorsa geotermica per lo sviluppo dei territori interessati. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene infatti che prima di procedere alla definitiva autorizzazione di un singolo nuovo impianto che interessa un singolo territorio debba concludersi un processo che porti alla formulazione di un nuovo protocollo di intesa che riguardi i piani pluriennali di sviluppo della geotermia e che garantisca il contemporaneo sviluppo dei territori interessati
  4. Osservazione 4 – Manca la innovazione tecnologia Nell’accordo Generale sulla geotermia già citato si prevede la istituzione di un gruppo misto, tra Regione Toscana e Enel, che si avvalga anche di esperti esterni, al fine di studiare la realizzazione di una centrale sperimentale in grado di applicare all’alta entalpia il ciclo chiuso, nonché le tecnologie in grado di ridurre al massimo le emissioni di CO2 e degli inquinanti, anche in previsione della scadenza della concessione di Bagnore; Manca la innovazione tecnologia: La centrale Piancastagnaio 6 e stata progettata per la produzione di energia elettrica di base e stanti le caratteristiche del fluido geotermico disponibile, e stato deciso che l’impianto sarà del tipo a condensazione, con ammissione diretta del vapore geotermico in turbina, e avrà una potenza di targa di 19,8 MW; (punto 6.2) della Relazione tecnica di progetto. Avrà torri refrigeranti a flash del tipo normalmente utilizzate negli impianti di Enel Green Power. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene che prima di procedere alla definitiva autorizzazione di un nuovo impianto con le caratteristiche tecniche già sperimentate si debba richiedere sempre e dove possibile la utilizzazione del raffreddamento del fluido a ciclo chiuso e torre a secco, così come si proponeva nel vecchio accordo. Tale ipotesi è analizzata al punto 9.2.1.2. della relazione tecnica di progetto concludendo che tale soluzione è fattibile ma non conveniente. L’Amministrazione Comunale chiede che venga istituito il gruppo misto previsto
  5. Osservazione 5 – Manca la innovazione tecnologia Nell’accordo Generale sulla geotermia si assicurava l’impiego, nelle aree geotermiche, delle tecnologie più avanzate nel settore, soprattutto al fine di ridurre la dispersione di CO2 in atmosfera, e sviluppare, contestualmente, una specifica attività di ricerca rivolta ad individuare nuove tecnologie in grado di ridurre il quadro emissivo (e gli eventuali impatti derivanti) degli impianti geotermoelettrici con priorità per quelli dell’area dell’Amiata. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio rilevato che la dispersione di CO2 in atmosfera resta ai livelli pregressi, ritiene che prima di procedere alla definitiva autorizzazione di un nuovo impianto con le caratteristiche tecniche già sperimentate si debba richiedere sempre e dove possibile la revisione delle tecnologie disponibili per ridurre la dispersione di CO2 in atmosfera. L’Amministrazione Comunale chiede che venga istituito il gruppo misto previsto.
  6. Osservazione 6 – Manca il Controllo inquinanti Nell’accordo Generale sulla geotermia si assicurava l’impiego di tutte le tecniche atte alla riduzione delle sostanze inquinanti per le quali non sono stati fissati dalla legge limiti di emissione, Enel si impegnava altresì, dalla firma del vecchio Protocollo, a consentire la realizzazione, da parte di Arpat, di un Piano rivolto alla conoscenza e caratterizzazione delle emissioni delle principali tra tali sostanze inquinanti (in particolare ammoniaca ed acido borico) e ad assumere gli impegni in campo ambientale che ne dovessero conseguire. Mentre La nuova Centrale sarà realizzata con le stesse tecnologie di quelle esistenti con l’aggiunta di pochi accorgimenti tecnici che non impediranno comunque di immettere in atmosfera inquinanti. Disattendendo la istituzione del gruppo misto, tra Regione Toscana e Enel, che si doveva avvalere anche di esperti esterni, al fine di studiare la realizzazione di una centrale sperimentale in grado di applicare all’alta entalpia il ciclo chiuso, nonché tecnologie in grado di ridurre al massimo le emissioni di CO2 e degli inquinanti.Al Punto 6.2 della Relazione di progetto, Descrizione del processo, pag 26, si afferma che: Dalle sinergie che scaturiranno dalla costruzione della nuova centrale prevediamo inoltre di migliorare la disponibilità degli impianti AMIS, passando dall’attuale 90% al 95%, anche per le centrali esistenti PC_3, PC_4 e PC_5.  Le ragioni delle sinergie di cui sopra possono essere riassunte, per importanza, in: · Ampliamento della ricambistica per incremento del numero di impianti; · Interconnessione di piu gruppi sulla stessa rete vapore; · Ottimizzazione e integrazione delle operazioni di manutenzione e pulizia; · Ampliamento delle risorse dedicate all’esercizio degli impianti Appare evidente che  la tecnologia utilizzata per l’abbattimento degli inquinanti è quella già usata, il miglioramento della disponibilità degli impianti non interviene sulla riduzione degli inquinanti durante il funzionamento. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio rilevato che la dispersione degli inquinanti in atmosfera resta ai livelli pregressi, ritiene che prima di procedere alla definitiva autorizzazione di un nuovo impianto con le caratteristiche tecniche già sperimentate si debba richiedere sempre e dove possibile la revisione delle tecnologie disponibili per ridurre la dispersione degli inquinanti in atmosfera
  7. Osservazione 7 – Manca il Controllo inquinanti Nella relazione Tecnica presentata, l’Enel parla di ridurre le emissioni semplicemente perché, avendo una centrale in più, potrà impegnare maggiori risorse per la manutenzione anche di quelle già esistenti (pag. 26/108) L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene che il proponente il progetto debba maggiormente circostanziare il presupposto presentando calcoli dimostrativi dell’assunto, valutando i volumi (pesi) degli inquinanti emessi e trattenuti dagli impianti con quelli che effettivamente ricadono sul territorio
  8. Osservazione 8 – Inquadramento urbanistico Nella relazione “Non Tecnica” si afferma che la centrale sarà ubicata in un area  collocata nell’ambito di un corpo franoso “presunto” ma segnalata dal comune come area a pericolosità elevata (pag. 16/60). Si deve richiedere la verifica dell’ubicazione dell’impianto
  9. Osservazione 9 – Presenza eventuale rischio sanitari In relazione all’inquinamento atmosferico, Enel GP afferma, nella relazione non tecnica, che dal punto di vista sanitario non esistono rischi in quanto lo studio ARS riporta risultati sulla salute tranquillizzanti (pag. 18/60). L’attuale responsabile dell’Agenzia ARS durante l’ultimo incontro a Piancastagnaio ha affermato che lo studio ARS non era “utilizzabile” per stabilire la correlazione tra Geotermia e l’aumentata mortalità sull’Amiata. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene che prima di approvare in maniera definitiva il progetto debba essere approfondito lo studio epidemiologico sugli effetti della presenza degli impianti geotermici sulla popolazione vivente nel territorio. Si chiede quindi uno Studio epidemiologico mirato alla dimostrazione che il nuovo impianto non aggraverà la salute dei residenti
  10. Osservazione 10 – Mancata verifica delle ricadute socioeconomiche Al punto 3.2 dell’Allegato 1 – Studio delle ricadute socio economiche del progetto vengono presentate le principali ricadute socio economiche dell’insieme degli interventi in progetto indicate in modo generico come Ricadute occupazionali, Benefici economici per il territorio e ricadute economiche indirette. Al punto 3.2.1 vengono elencate le ricadute occupazionali promettendo 80 occupati in fase di costruzione e 75 nuovi occupati tra diretti ed indiretti in forma stabile. L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene che prima di approvare in maniera definitiva il progetto debba essere approfondita la previsione di come tali benefici  ricadranno sul territorio, e come debba essere monitorato il realizzarsi dell’obiettivo, nello spirito indicato dalla Regione Toscana che lo sviluppo dello sfruttamento geotermico debba essere l’occasione dello sviluppo socio economico del territorio che li ospita
  11. Osservazione 11 – Mancata realizzazione opere vecchio protocollo d’intesa Il Protocollo d’Intesa, Accordo Generale sulla Geotermia  all’Articolo 6 Enel Green Power si impegna a: – Per quanto riguarda l’area di Piancastagnaio, nel rispetto degli obiettivi del protocollo d’intesa del 3.10.06, dare immediata e piena attuazione gli interventi necessari ad  assicurare: la chiusura di PC2, la realizzazione di un termodotto pubblico da PC3 alla zona artigianale di Casa del Corto, il termodotto per il teleriscaldamento dell’abitato di Piancastagnaio; nonché la predisposizione di tutte le opere necessarie alla realizzazione di un teleriscaldamento ad uso civile; – Concordare con la Regione Toscana ulteriori forme di intervento nei territori geotermici come la concessione di calore a costi simbolici per la realizzazione di teleriscaldamenti.L’Amministrazione Comunale di Piancastagnaio ritiene che prima di approvare in maniera definitiva il progetto debba essere verificato il completamento di quanto previsto nel precedente accordo e gli impegni assunti da Enel GP nei confronti del territorio

Le osservazioni presentate alla Regione Toscana, che verranno riportate e discusse nel prossimo Consiglio Comunale, sono dunque la posizione ufficiale del Comune di Piancastagnaio, relativamente alla procedura di VIA del progetto della centrale geotermoelettrica PC 6 che ENEL Green Power intende costruire in prossimità di quella già esistente nella zona. Il tutto in un contesto, che ha visto negli ultimi due mesi (periodo dove era possibile presentare le osservazioni all Regione), una serie di reazioni da parte della politica, con pareri espressi più o meno ad ogni livello (nazionale, regionale e locale), dalle Amministrazioni locali e dalla società rappresentata anche da associazioni contrarie all’utilizzo della geotermia in ogni sua forma o utilizzando le tecnologie adottate oggi sull’Amiata (di tipo flash ndr), ritenute non compatibili con l’eco sistema e con la salute degli abitanti .]]>

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