Piancastagnaio. Prima assemblea dell'Associazione amici del Monte Amiata

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 03/11/2016 L’incontro pubblico, si terrà Venerdì 11 Novembre alle 17.30 presso il Centro Anziani

“… Questa associazione nasce per sensibilizzare quante più persone possibili abbiano a cuore la Ns. montagna e con essa il Suo futuro. Purtroppo intorno ad essa si stanno compiendo dei disastri ambientali che non hanno avuto precedenti nel corso dei secoli passati. Intorno a questa desertificazione si crea purtroppo un vuoto istituzionale e legislativo preoccupante che “puzza” di menefreghismo ed intrallazzi. Lo scopo è di sensibilizzare quanto più possibile ogni singolo cittadino che nutre amore per il Ns.territorio (e ve ne sono tanti), per poter arrivare a parlare con voce CONCRETA ed a filo diretto con gli enti le amministrazioni e la regione stessa al fine di porre un freno a quella che sta diventando una piaga. Invito tutti gli iscritti ad un aiuto concreto e anche ad inserire foto e/o commenti inerenti a qualsiasi cosa possa essere fatta oggetto di violenza nei confronti della Ns. montagna.” (fonti pagina gruppo Facebook Associazione amici del Monte Amiata)

E’ con questo richiamo, inserito nella presentazione del gruppo Facebook “Associazione amici del Monte AMIATA“, che un insieme cittadini amiatini, residenti anche fuori l’area della Montagna, cerca di portare avanti la propria “battaglia” contro quello che viene considerato dai membri iscritti, un vero e proprio scempio ai danni del Monte Amiata a causa del taglio boschivo degli ultimi mesi, in termini di quantità e di metodo attraverso operazioni ritenute invasive e dannose, anche per l’utilizzo di potenti macchinari. Oltre al taglio, il gruppo denuncia anche la situazione dei terreni “post-taglio”, l’incuria dei boschi, la situazione della sentieristica e delle strade di attraversamento, ritenute anche impraticabili.

“Associazione amici del Monte AMIATA”, si presenterà pubblicamente ai cittadini, il prossimo Venerdì, 11 Novembre, alle ore 17.30, presso i locali del Centro Anziani di Piancastagnaio (Piazza Castello). L’incontro, richiesto lo scorso 19 Ottobre da uno dei fondatori e responsabili del gruppo, Fabio Sani, accordato direttamente dal Sindaco di Piancastagnaio, Luigi Vagaggini, è ritenuto dal richiedente molto positivo, così come scritto dallo stesso Sani sulla pagina del gruppo, la sera del 28 Ottobre u.s., dopo aver ricevuto il benestare per usufruire della saletta comunale: “Ringrazio personalmente il comune di Piancastagnaio ed il sindaco Luigi Vagaggini per la possibilità concreta che ci ha dato favorendo il Ns. incontro. Non so se altri comuni od altri sindaci ci avrebbero nemmeno risposto[…]  L’assemblea che terremo sarà aperta, quindi se volete invitate anche persone che non appartengono al gruppo, dare visibilità è importante. Avremo finalmente modo di confrontarci e decidere le prime iniziative concrete da portare avanti.” Un forte richiamo alla partecipazione da parte degli organizzatori ed anche la volontà di confronto, con coloro che, in questi mesi, hanno criticato l’Associazione amici del Monte AMIATA: “Mi piacerebbe che in prima fila vi fossero coloro che hanno detto che qui si parlava e basta…amo le critiche perchè sono costruttive, ma chi critica, si aspetti sempre anche a sua volta critiche.” L’obiettivo che perseguiamo è comunque comune e rivolto alla salvaguardia del Ns. ambiente.[…] Alcune idee di programmazione sono già state prese in considerazione, altre ne verranno, ma sopratutto portatene in assemblea, nei limiti temporali della stessa tramite votazione dei partecipanti si deciderà il proseguimento e gli interventi del Ns. gruppo.”

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Sono centinaia i post, i video e le immagini che, quotidianamente, vengono pubblicati sulla pagina del gruppo che, creata intorno alla metà del Luglio di quest’anno, conta, ad oggi, più di 500 membri, tra cui primi cittadini e assessori amiatini, oltre a giornalisti e operatori della comunicazioni ed esperti ambientali; amministratori e moderatori del gruppo, sempre attivi con le loro riflessioni, amiatini doc come Fabio Sani e Alberto Angelini (amministratori), Elisa Ely Maccari e Mauro Buoni (moderatori). Oltre Facebook, il gruppo fa sentire la sua voce anche utilizzando anche il portale “Change.org”, la nota piattaforma di petizioni che “incoraggia le persone, dovunque si trovino, a realizzare il cambiamento che loro vogliono vedere” (fonte pagina Facebook Change.org), dove ha lanciato lo scorso 24 Settembre la petizione “Monte Amiata help” che, ad oggi, ha raccolto 968 sostenitori e di cui riportiamo il testo: “il M. Amiata polmone di ossigeno per la toscana e lazio grazie a leggi approvate dal presidente della regione che ha deciso che la Ns. è un area sacrificabile ha permesso con la connivenza dell’unione dei comuni il corpo forestale e la comunità montana l’incremento dei tagli boschivi sul territorio, permettendo qualsiasi tipo di azione sullo stesso e facendola da padroni visto che al tempo stesso sono diventati controllati e controllori. Un opera di devastazione senza precedenti con forte impatto ambientale si sta compiendo su queste zone senza che nessuno ne prenda atto o coscienza. Viene concesso inoltre l’aumento delle perforazioni per l’apertura di nuove centrali geotermiche con “fracking” che è un sistema di spaccamento delle rocce con invasione nelle stesse di soda caustica (altamente inquinante anche per le risorse idriche) per arrivare a trovare nuove energie spaccando la roccia in un terreno gia di per sè ad alto rischio sismico. Help.” (fonte https://www.change.org/p/associazione-amici-del-monte-amiata-monte-amiata-help)

Pur essendo il bosco amiatino l’oggetto principale delle attenzioni del gruppo, con segnalazioni di ogni tipo, i membri, da più settimane, pubblicano o condividono, attraverso copie di ritagli di giornale o condividendo da altri pagine o profili Facebook, notizie anche di altre zone d’Italia dove, secondo il proprio punto di vista, esistono situazioni simili a quelle denunciate sull’Amiata. Denunce che riguardano, come detto, oltre il taglio del bosco (ritenuto dall’Ente pubblico proprietario, necessario per la dimostrata grave situazione della salute delle conifere), anche la situazione di esso sotto l’aspetto ambientale, con presenza di rifiuti (dai pneumatici agli oggetti plastici, passando per una varietà materiale abbandonato), quella della sentieristica o delle strade, divenute secondo Associazione amici del Monte Amiata quantomeno impraticabili o inservibili, in quanto oltre che danneggiate dal passaggio di mezzi pesanti, non vengono ripulite come previsto dalla normativa

Venerdì sarà dunque il battesimo pubblico per il gruppo “Associazione amici del Monte AMIATA” ed è facile prevedere una forte affluenza vista anche l’innegabile discussione popolare di questi mesi, sulla situazione boschiva dell’Amiata. Confidiamo in una chiarificazione delle cose anche con la presenza di amministratori o tecnici degli Enti pubblici di riferimento (Dalla Regione all’Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia fino ai Comuni interessati), per un dibattito che, senza entrare nel merito delle ragioni o dei torti, confidiamo riesca serenamente e concretamente, a trovare i difficili, ma opportuni, equilibri tra la normativa, il raziocinio per la difesa dell’ambiente e la possibile emotività collettiva.

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