Piancastagnaio. Progetto Comune alla maggioranza: “Ci siamo anche noi; se continuerà così, il muro contro muro sarà inevitabile”

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 13/11/2020
In un video il capogruppo Alessandro Guerrini, ripercorrendo l’ultimo consiglio comunale che ha deliberato all’unanimità la partecipazione dell’ente all’asta di acquisto un terreno su cui si trova il Leccio delle Ripe, torna sui rappporti con la maggioranza.

“Fateci partecipare. Se maggiormente coinvolti, la minoranza risponderà presente ma, se si continuerà così, purtroppo, l’atteggiamento di muro contro muro, ribadito da qualcuno, sarà inevitabile.”
Questa in sostanza la conclusione di Alessandro Guerrini, capogruppo di Progetto Comune, lista di minoranza nel Consiglio Comunale di Piancastagnaio, a una settimana dalla deliberazione che ha stabilito, lo scorso 6 Novembre, la partecipazione dell’Ente ad un’asta relativa all’acquisto di un appezzamento di terreno privato al cui interno si trova il “Leccio di San Francesco” o “Leccio delle Ripe”, come più usuale nominarlo da queste parti, una bellissima e conosciuta pianta di almeno 800 anni, luogo di pellegrinaggio e di visite a fini naturalistici, inserita in un bosco prevalentemente di castagni. La vendita all’incanto (terreno di 14h circa con all’interno un vecchio seccatoio) è prevista per oggi, Venerdì 13, alle 17, presso il Tribunale di Siena. 
Una delibera che ha avuto il voto favorevole di tutti i consiglieri comunali, i soli riunitisi, assieme al Segretario, per via telematica così come previsto da uno dei recenti DPCM. 
A seguito della stessa, il Sindaco Vagaggini ha rilasciato più dichiarazioni ricordando l’unanimità del voto e la volontà dell’Ente sia di iscrivere la secolare pianta nell’elenco degli alberi monumentali d’Italia presso il MiPAFF” che di vincolare l’intera area sotto l’aspetto della gestione forestale, vista anche la presenza di un movimento franoso che giunge pericolosamente fino alla provinciale che passa a valle (leggi qui articolo)

Nel video, che riportiamo in calce all’articolo per maggior chiarezza dei lettori e nel rispetto di un’informazione che si cerca di offrire obiettiva e completa, andando oltre la mancanza di relativi comunicati o note stampa.
Il capogruppo Alessandro Guerrini, introduce il video ripercorrendo le motivazioni dell’assemblea (partecipazione del Comune all’asta) per poi sottolineare come l’intenzione di registrare il Leccio di San Francesco come albero monumentale, fosse oggetto del programma elettorale di Progetto Comune, vista anche l’importanza che riveste per le comunità sia delle frazioni che del capoluogo. 

Nella comunicazione audiovisiva, Guerrini coglie l’occasione per evidenziare alcuni aspetti già riportati durante la discussione: il mancato coinvolgimento dell’opposizione nelle scelte strategiche dell’Amministrazione Comunale, sottolineando l’assoluta mancata convocazione di conferenze dei capigruppo; il metodo e il contenuto della delibera discussa; la mancanza di programmazione e progettazione sull’area oggetto della delibera. Temi a cui, secondo il Guerrini, non sono state date “risposte soddisfacenti” durante l’assemblea del 6 Novembre.

Il capogruppo di Progetto Comune, riassume anche l’intervento della collega Rossana Suh riassumibili in tre punti: l’importanza di tutelare l’area, il fatto che l’iscrizione al MiPAFF era parte del programma elettorale e quello di iniziare ancor prima dell’esito dell’asta l’iter burocratico, ipotesi progettuale che poteva essere presa “almeno con un anno di anticipo” dall’Amministrazione Comunale.

Guerrini sottolinea come la decisione di esprimere voto favorevole alla delibera da parte di Progetto Comune, sia stato dovuto, oltre per coerenza a quanto promesso nel programma elettorale, anche per rispetto verso “gli abitanti delle frazioni e di tutte quelle persone che hanno a cuore il luogo e anche delle associazioni di volontariato locali che hanno garantito la propria disponibilità.”

In conclusione, il capogruppo torna sui rappoporti tra maggioranza e opposizione  sottolinea, sottolineando come, ancora una volta la prima  “faccia tutto da sola e come avvenuto in occasioni passate se la prende anche a male se la minoranza non vota a favore”  e di come, in alcune occasioni, la minoranza venga “accusata di disfattismo e mancanza di propotisività quando la maggioranza, per prima, non dà spazio e importanza alle proposte e agli interventi che provengono dalla minoranza” e di come  questa, in caso di voto non favorevole, venga “coinvolta solo al momento finale, quello della votazione, venendoquindi  esclusa  nei passaggi intermedi” della discussione.
“Fateci partecipare e noi siamo completamente a disposizione”, chiede Guerrini alla maggioranza; “non siamo delle belle statuine che alzano la mano in base a come tira il vento, ma esprimiamo le nostre valutazioni sul modo, sul merito in cui vengono presentate le proposte. Se maggiormente coinvolti, la minoranza risponderà presente ma, se si continuerà così, purtroppo, l’atteggiamento di muro contro muro, ribadito da qualcuno, sarà inevitabile.”

San Francesco, riposò nei primi anni del 1220 sotto il leccio nel suo cammino verso Siena. Si narra che il “poverello” di Assisi si riposo all’ombra della pianta, così come altre volte. Sul posto si legge nel “1220-1221”, “1226” e altro. Date un po’ controverse come oggi; son passati circa 800 anni, ma la pace sembra ancora lontana. Viene in soccorso la suggestiva cerimonia religiosa del 2 agosto, Giorno del Perdono. Si, perché l’aspetto religioso è motivo dell’attenzione popolare verso una pianta “speciale” oltre che motivo di tutela e valorizzazione.

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