Piancastagnaio. “Quarantotto ore per Casati”: Luigi Bicchi presenta le nuove indagini del “suo” Maresciallo

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 09/09/2020
L’appuntamento promosso dall’Assessorato alla Cultura è per Sabato 19 Settembre marzo (ore 17.30 – Teatro Comunale). La presentazione curata dal noto giornalista senese Maurizio Bianchini.

Verrà presentato Sabato 19 Settembre a Piancastagnaio (ore 17.30 – Teatro Comunale Vittorino Ricci Barbini), il romanzo “Quarantotto ore”, sesto episodio della serie “noire” ideata da Luigi Bicchi, che vede protagonista il personaggio di fantasia Maresciallo dei Carabinieri Giulio Casati. Alla presentazione lo stesso autore e il noto giornalista senese Maurizio Bianchini.
L’iniziativa culturale è promossa dagli Assessorati alla Cultura ed Eventi e Manifestazioni, rispettivamente delegati a Roberta Sancasciani ed Elisabetta Bensi, dalla Proloco di Piancastagnaio, dalla Biblioteca Comunale “Angelo Ferrazzani” in Gestione Associata Unione dei Comuni  Amiata Val d’Orcia (presente l’istruttrice Claudia Maccari) e dal gruppo culturale che la gestisce. 
 
“Luigi Bicchi è amico di Piancastagnaio e dell’Amiata. Ogni anno abbiamo avuto il piacere di ospitare la presentazione delle avventure del ‘suo’ Maresciallo Casati, protagonista di storie avventurose che, nello scorso episodio ‘E’ venuto giù l’Armando’, hanno tra le altre ambientazioni, ha visto anche il nostro paese protagonista. Un rapporto divenuto amichevole che quest’anno si impreziosisce con la presenza del giornalista Maurizio Bianchini”, ricorda l’Assessore Roberta Sancasciani
 
La presenza del Bicchi a Piancastagnaio è in concomitanza della personale di pittura del Maestro Pietro Annigoni (Rocca Aldobrandesca tutti i giorni fino al 30 Settembre); una coincidenza non da poco, visto che proprio lo stesso scrittore vanta importanti esperienze come promotore culturale; fondatore dell’associazione LiberArte organizzò per la Provincia di Firenze presso il Museo Mediceo di Palazzo Medici Riccardi,una mostra per celebrare il centenario della nascita di Annigoni.
 
Sarà proprio Bicchi, senese ma residente sin da adolescente in quel di Sesto Fiorentino, a illustrare assieme a Maurizio Bianchini, le nuove vicende del carabiniere Casati, promosso in questo episodio a Maresciallo Capo. Un “noire” da leggere tutto d’un fiato, che guida il lettore tra le terre senesi del Vescovado di Murlo, ambientazione principale dei racconti del personaggio ideato dal Bicchi, così come nella seconda di copertina del libro.
“La Primavera ha preso possesso di tutto;  anche il maresciallo Casati non riesce a sottrarsi a quelle risveglio impetuoso. In uno dei suoi giri di controllo del territorio, arresta l’auto di una piazzola in prossimità del Castello di Crevole, così potrà ammirare in santa pace quello spettacolo fumandosi un mezzo toscano. L’esplosione di colore dei fiori spontanei, lo spinge nel bosco per raccogliere un mazzo per Marisa la sua compagna. Si addentra così nel folto che circonda il Castello, fino a quando un odore particolare lo porta alla scoperta di un cadavere nascosto in una buca. Nello stesso giorno, a Siena, viene scoperto il corpo di una donna assassinata. E’ seduta nella propria auto, sul sedile del passeggero. Un taglio profondo le squarcia la gola. Chi Indaga sa che dovrà risolvere entrambi i casi in breve tempo, prima che l’insicurezza si faccia strada tra i cittadini. Casati, da poco promosso maresciallo maggiore, si troverà coinvolto in entrambe le inchieste. Questo lo porterà ad incontrarsi con scrittori mediocri, fattorini che consegnano pizze a domicilio, stili di vita noti ed altri invece segreti. Con pazienza inizierà a sbrogliare una matassa molto complicata, fino a quando si imbatterà con Silvano e Naldina, entrambi parte importante della sua gioventù. Come spesso accade, il passato che torna non donerà niente; sottrarrà, invece, e molto.”
Nell’occasione lo scrittore Luigi Bicchi firmerà le copie del suo libro, già in vendita presso la Proloco in Piazza de’ l’Orologio.
 
 
Luigi Bicchi
Luigi Bicchi nasce a Siena, da adolescente si trasferisce con la famiglia a Firenze ed oggi vive a Sesto Fiorentino.
Promotore culturale (fonda due associazioni culturali e organizza mostre personali di Pietro Annigoni, Antonio Nunziante, Giuliano Pini, Paolo Penko ed altri) e scrittore di racconti e poesie ha pubblicato nel 2004 “Un amico strano, l’amore ed altre storie” (Siena, Amico Zorro). Nel 2013 “Peripli, vite in punta di penna” (Firenze, Edizioni Polistampa).
Appassionato di arte, nel 2005 fonda, a Sesto Fiorentino, l’Associazione Culturale LiberArte e nel 2014 l’Associazione Modo Fiorentino, con le quali organizza esposizioni ed venti.
È del 2014 il suo primo giallo dal titolo “Il gioco delle tombe” (Siena, Betti Editrice), la prima indagine del maresciallo Casati, seguito da “Il Gioco del tempo” (2015), da “Il gioco dei nomi” (2016) e da “È Natale, maresciallo Casati – Una storia di donne” (2017), “È caduto giù l’Armando” (2018). Di prossima pubblicazione il romanzo per racconti “Il noce dell’Alderga”.
Alcuni suoi racconti sono presenti nelle Antologie “Ai piedi del sorbo” e “Il ritorno degli Esuli” sempre edite da Betti Editrice.
 
Il personaggio Giulio Casati maresciallo dei Carabinieri
Giulio Casati nasce a Siena, nel territorio della Contrada della Tartuca. Ha un’infanzia e giovinezza del  tutto normali. Al momento di rispondere alla chiamata di leva, riesce a farsi accogliere nei Carabinieri. Nel corso dei mesi di militare matura la convinzione di raffermarsi. Inizia così una carriera  che lo farà notare dai superiori come elemento estremamente affidabile, con alto senso del dovere e con un buon fiuto da investigatore.
Questa attenzione che ha suscitato, lo porterà a intraprendere un percorso che lo vedrà, con il Generale ed il maggiore Tursi, partecipare ad alcune inchieste piuttosto complesse. L’impegno pressoché totale che l’attività investigativa gli impone, e che in qualche caso rende insicura la vita della figlia e della moglie, gli costerà la rottura del matrimonio. La moglie Sara lo abbandona. Giulio Casati si troverà quindi a dover affrontare la sua ricostruzione di uomo.
Sceglie, per questo, di abbandonare il gruppo investigativo e chiede che gli venga data una Stazione dei Carabinieri in un luogo tranquillo. Gli viene assegnata la Stazione di Vescovado di Murlo. È lì che lo troviamo fin dal primo racconto “Il gioco delle tombe”.
Giulio Casati antieroe
Casati è un uomo normale, e questa normalità la trasferisce nel suo modo di essere carabiniere.
Non ha né vizi né fobie, le esperienze precedenti gli hanno insegnato che ogni fatto ha sempre una ragione razionale. Lui terrà sempre a mente questo insegnamento ogni volta che dovrà affrontare un’indagine. Casati non teme di amare, come non teme i suoi sentimenti. Incontrerà Marisa e con lei proverà a ricostruirsi una vita.
Casati non indaga da solo, nei cinque racconti pubblicati non risolve mai in solitudine le inchieste ma lo fa addizionando il suo acume con quello degli investigatori che lo affiancheranno o si farà aiutare dalle
tecniche e tecnologie d’indagine che sa di avere a disposizione.
A Casati piace la poesia, la percepisce come un orologio intellettuale in grado di scandire i giorni e di aiutarlo nelle riflessioni che costantemente lo accompagnano.
Casati e i luoghi.
Principalmente agisce a Vescovado, ma non disdegna Siena, Firenze, Pistoia. Sono molto interessanti le  sue interazioni con gli amici della giovinezza, il sindaco ed il parroco di Murlo, le persone che incontra  che qualche volta arresta altre volte aiuta.

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