Piancastagnaio. Scuola: inizia la seconda settimana. Un patto a tutela del futuro

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 18/09/2020
Positiva la riapertura dei plessi del Comprensivo.
Per il Dirigente Scolastico, Enrico Millotti: “La corresponsabilità educativa, che sempre deve legare Scuola e Famiglia, ora deve connotarsi come patto sociale di una comunità”

Con la riapertura parziale di lunedì 21 Settembre, vista la concomitanza delle elezioni regionali e del referendum costituzionale, inizierà nelle scuole del Comprensivo di Piancastagnaio e Radicofani, la seconda settimana dell’anno scolastico 2020-2021.
Un anno particolarmente atteso dopo la chiusura nel Marzo u.s., necessaria per il fermo imposto dal primo di una serie di DPCM e di Decreti Ministeriali, resisi necessari per il diffondersi della pandemia da Sars-Cov2, con una didattica rinnovata e resa possibile prevalentemente attraverso piattaforme digitali sul web. Una riapertura che ha suscitato anche apprensione e preoccupazione per tutto il sistema scuola di ogni ordine e grado (Dirigenti, docenti e personale), per le Amministrazioni Pubbliche, per i ragazzi in età scolare di ogni età, per i genitori  familiari e le imprese. 
Per tutti, la prima settimana è stato anche motivo di prendere coscienza anche pratica delle normative igienico-sanitarie a contrasto della diffusione del virus che prevedono comportamenti ben precisi di cui ormai siamo tutti a conoscenza.
Sindaci e assessori all’Istruzione (foto), sono stati presenti alla riapertura dei plessi per ricordare l’importanza del rispetto delle regole sia durante l’orario delle lezioni che durante le altre attività extra scolastiche.

Per le scuole del Comprensivo Piancastagnaio e Radicofani, questi giorni hanno visto obiettivamente crescere sempre più le attenzioni in tal senso, assieme alla consapevolezza del fatto che tutti (scuola, studenti, genitori, amministrazioni e imprese) siano parte attiva, unita e imprescindibile nella tutela dei ragazzi, con obiettivo comune e principale di questo anno scolastico sotto l’aspetto della salute  e della coninuità didattica.

Principi che il Dirigente Scolastico del Comprensivo, dott. Enrico Millotti, sia alla vigilia dell’anno scolastico che in questi giorni così importanti, ha voluto ricordare come la scuola non sia “una bolla, impermeabile all’esterno, ma un un luogo dove ricadono tutti i comportamenti individuali e collettivi che avvengono fuori di essa”  e come questi comportamenti se “sminuiti, disattesi, contraddetti nel quotidiano, li renderebbero vani sul piano educativo e nel tentativo del risultato perseguito: il non contagio.
Sarà una scuola “diversa” dove, al di là di contatti fisici più limitati, non dovrà essere motivo di legami affettivi deboli o di contenuti trascurati, dove “occorrerà costruire nuove normalità in virtù del contesto epidemiologico“.
“Ripartire significa farlo con prudenza, in modo collaborativo, responsabilmente, tutti, per evitare il rischio di nuove parziali o totali chiusure – sottolinea il Dirigente Millotti – . La corresponsabilità educativa, che sempre deve legare Scuola e Famiglia, ora deve connotarsi come patto sociale di una comunità perché l’obiettivo non è solo il successo formativo tout court, ma la continuità della didattica che lo assicura e anche quello di contribuire a proteggere tutta la popolazione a partire dalle situazioni di fragilità.”
“Il patto deve coinvolgere le famiglie, oltre la dimensione prettamente didattica e familistica, richiamate dalla consapevolezza che i propri comportamenti ricadranno sugli altri componenti della comunità – prosegue – . E deve estendersi alle aziende, che possono agevolare il raggiungimento telefonico dei genitori consentendogli, se necessario, di farsi carico delle procedure sanitarie. Rientra nel perimetro il volontariato che può essere di grande supporto e che della comunità interpreta valori di solidarietà e cittadinanza attiva. È chiamato in causa, con uno sforzo aggiuntivo, l’Ente locale che questa comunità amministra. Il patto è fatto di comportamenti individuali, a partire dal nostro personale. Di formazione ed informazione.”
Un patto che tutti noi siamo ormai chiamati a sottoscrivere e, soprattutto, rispettare e dove anche i “mezzi di informazione locali possono contribuire ad educare, ricordare, mantenere viva l’attenzione, vigilare.”

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