Piancastagnaio. Si è concluso "Amiata Tour 5 Stelle", il tavolo informativo contro l'attuale sfruttamento geotermico sull'Amiata

Il “MeetUp Arcidosso Presente a 5 Stelle” ha voluto informare in queste settimane sulle motivazioni della contrarietà alla geotermia, gli effetti sulla salute e l’ambiente, raccogliendo firme a sostegno delle proprie posizioni. Si è concluso lo scorso 4 Luglio a Piancastagnaio, il tour informativo “Amiata Tour 5 Stelle”, organizzato dal “MeetUp Arcidosso Presente a 5 Stelle”, che si poneva l’obiettivo di raccogliere firme contro quella che è ritenuta la “geotermia inquinante speculativa”, ovvero, secondo il punto di vista di M5S, quella attualmente presente sull’Amiata che vede la produzione di energia attraverso centrali ad alta entalpia. Non è un caso che il tour, dopo aver toccato alcuni dei comuni dell’Amiata partendo da Abbadia San Salvatore alla fine del Maggio scorso, abbia avuta la conclusione a Piancastagnaio. Infatti, come più volte documentato sul nostro periodico online, il comune amiatino è al centro di discussioni e prese di posizioni, vista la volontà di Enel Green Power di costruire una nuova centrale ad alta entalpia da 20 MW, a cui sia amministrazioni locali, sia praticamente l’intero movimento antigeotermico (pur con dei distinguo), hanno inviate poche settimane or sono, le proprie osservazioni, ovvero i propri motivi di opposizione, alla Regione Toscana, ente di riferimento per il benestare. Durante la presenza a Piancastagnaio del tavolo informativo del MeetUp 5 Stelle di Arcidosso, posto presso l’area verde del Campo di Fiera, gli attivisti presenti hanno informato anche attraverso della documentazione pertinente, i motivi della propria contrarietà e principalmente: la convinzione degli effetti sulla salute delle persone dovuto alle emissioni, il consumo d’acqua nel sottosuolo, l’inquinamento ambientale nel suo insieme (terra, aria e acqua) e il tipo di tecnologia utilizzata per la produzione dell’energia, ribadendo come la bassa entalpia sia l’unico modo, assieme all’utilizzo delle altre energie alternative e a una chiara normativa, accettabile per lo sfruttamento geotermico del sottosuolo amiatino. A questo, anche le mancate ricadute sotto l’aspetto occupazionale e la difficoltà di  promozione del territorio sotto l’aspetto turistico e della produzione agro alimentare. Silvia Perfetti, ci ha spiegato ai nostri microfoni, tutto questo, ricordando anche il lavoro governativo e parlamentare europeo degli esponenti del Movimento 5 Stelle, della volontà degli stessi di in un contraddittorio con la stessa Enel Green Power, oltre ad anticipare i contenuti di una moratoria totale alla geotermia che mette al centro una normativa sulla stessa e l’applicazione dell’articolo 191 (Il principio di precauzione nell’Unione Europea). 

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