L’inaugurazione, Giovedì 2 Agosto (21.30). E’ il terzo del terzo monumento alle acque pianesi tornato all’antica bellezza, restaurato e riqualificato dall’attuale Amministrazione Comunale. Il progetto a cura dell’Architetto Sandra Giglioni Dopo un importante lavoro di restauro e di riqualificazione dell’area circostante eseguito tra l’inverno e l’inizio di questa estate, verranno inaugurate Giovedì 2 Agosto prossimo, alle 21.30 della sera, alla presenza del Sindaco Luigi Vagaggini, le Fonti di Voltaia, uno dei complessi architettonici per la gestione,l’utilizzo e il godimento delle acque di Piancastagnaio, tornato a vivere di nuovo grazie alla volontà dell’attuale Amministrazione Comunale. Prima delle Fonti di Voltaia, sono state infatti restaurate quelle di Saragiolo e, successivamente, quelle di Borgo (2016), anch’esse veri e propri monumenti alle acque che, pur avendo perso in parte il loro significato originario (il lavatoio), hanno ripreso a raccontare quella storia che rischiava di interrompersi con un degrado che sembrava non fermarsi più. Una storia vera, propria di una società, della sua evoluzione sotto ogni punto di vista a iniziare proprio da quello legato alle fonti sorgive di cui Piancastagnaio è ricca in questa sua zona ai piedi della grande scogliera, anch’essa in buona parte riqualificata dal Comune, che cinge il paese con mura naturali che si uniscono a quelle medievali. Le Fonti di Voltaia, per dimensione, storia e struttura, sono probabilmente le più note del paese, quelle più note dai turisti, anche perché si trovano ai piedi della scogliera della Liccia, vicino alla porta d’ingresso in paese di Voltaia e lungo la strada che collega il centro storico alla zona di Fonte Natali, altra fonte conosciuta per l’appartenenza ai Giardini del Palazzo Bourbon del Monte, oggetto di una riqualificazione passata che ne ha forse fatto perdere importanti caratteristiche ambientali e quindi sociali. Un lavoro di restauro e riqualificazione che esalta anche le doti professionali dell’architetto Sandra Giglioni, apprezzata professionista di Piancastagnaio, ben conosciuta non solo sull’Amiata, che ha saputo trovare il giusto equilibrio in un intervento non facile, su un’opera architettonica e in un’area complessiva dove l’architetto ha ricreato quel movimento delle acque, delle luci, dei colori e dei rumori originari conservandoli ma anche adattandoli ad oggi. Tutto sembra essere così, almeno dal grande apprezzamento che dai primi giorni di Luglio hanno dimostrato i pianesi e tutti coloro che hanno visitato le Fonti di Voltaia sia nelle ore diurne, cogliendone i particolari, che in quelle notturne, dove la suggestione esalta di più la bellezza del posto regalando emozioni e stupore. Non è un caso che l’Amministrazione Comunale, nella persona dello stesso Sindaco Vagaggini, abbia scelto proprio un orario serale (21.30); anche il primo cittadino non ha nascosto il suo entusiasmo per la riuscita di un lavoro che, con i precedenti, segna un percorso di valorizzazione storico e sociale. Antiche fonti ma anche lavatoi con le due vasche e i passaggi tra le colonne e il cammino dell’acqua; un ambiente magico, una volta motivo di incontro, di parola, di confidenza e di “chiacchiericcio” tra donne e spazio per il gioco dei più piccini e magari, intimo angolo per il primo bacio. Anche per tutto questo, all’inaugurazione sarà panno presente il gruppo della Compagnia delle Lavandaie della Tuscia (Bolsena), fondato e diretto dal M° Simonetta Chiaretti in seno al Club per l’UNESCO Viterbo Tuscia. Un gruppo costituito da sole donne che hanno conservato l’uso e l’arte di lavare i panni nelle acque del lavatoio pubblico di Bolsena e di altri paesi della Tuscia, che ha aderito con entusiasmo all’idea di recuperare e valorizzare un’esperienza tradizionale di lavoro e di socializzazione. Una serata attesa dove, crediamo, l’emozione e il fascino saranno caratterizzanti, in attesa del completamento di un intervento ben più ampio, così come programmato per i prossimi mesi con la realizzazione di un elevatore inclinato elettrico di collegamento che porterà dal “Pigherino”, (la sorgente di rimpetto alle Fonti di Voltaia, anch’essa riqualificata in questi mesi) alla Liccia e quindi ai centralissimi Giradini Nasini, superando un dislivello di 28 mt. Il tutto in un contesto che ha visto la recente scelta dell’Amministrazione Comunale di acquisire buona partedel così chiamato “Campo Ca’ ciaio”, il terreno della famiglia Furati, da destinare ad aria verde con accurati spazi per il parcheggio. “Le fonti originarie erano un grande complesso con cannelle, abbeveratoi, lavatoi e vasche per tingere i panni, macerare il lino e la canapa”, si legge su una targa in ceramica posta a spiegazione a conferma di come quello delle Fonti di Voltaia sia un restauro importante anche per la storia e l’evoluzione sociale degli abitanti. Probabilmente questi periodi non torneranno più, ma, il restauro e la riqualificazione delle aree circostanti, così come accaduto per le Fonti di Borgo, permetterà di utilizzare gli spazi di questi “monumenti”, per incontri culturali e artistici, oltre che motivo di attrazione turistica o di godimento quotidiano. (articolo di presentazione dei lavori su: http://www.amiatanews.it/piancastagnaio-proseguono-lavori-restauro-delle-fonti-voltaia/) [gallery link="file" columns="4" size="gallery-block" ids="43428,43427,43426,43425,43424,43423,43422,43421,43420,43419,43418,43417,43416,43415,43414,43413,43412,43411,43410,43409,43408,43407,43406,43430"]]]>
Piancastagnaio. Si inaugurano le Fonti di Voltaia
- Autore dell'articolo:Marco Conti
- Articolo pubblicato:31/07/2018
- Categoria dell'articolo:Amiata / Amiata SI / Piancastagnaio
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