Lettere informative sono state recapitate in questi giorni nella zona compresa tra Viale Gramsci e Via Grossetana. Tecnici incaricati dal Comune, visiteranno i cittadini per la misurazione delle cubature da servire. I costi di allacciamento e di esercizio saranno stabiliti prima dell’adesione per consentire ad ogni utente di decidere se allacciarsi o meno. Secondo Comune ed ENEL, il teleriscaldamento geotermico permetterà di riscaldare a costi contenuti gli ambienti domestici e gli esercizi commerciali, nonché di fornire acqua calda Dopo l’annuncio durante il Consiglio Comunale del Luglio passato, con la relativa spiegazione del progetto di realizzazione della rete di teleriscaldamento da fonte geotermica per uso industriale e civile, a cui fece seguito la convenzione di Roma, con la firma presso il Ministero dello Sviluppo Economico del Comune ed ENEL e la successiva inaugurazione della fornitura di calore nella zona artigianale “La Rota” e della Casa Famiglia in Loc. La Rota alla fine di Ottobre 2017, il Comune di Piancastagnaio sta continuando a lavorare celermente, attuando anche i passi propedeutici necessari per la realizzazione dell’impianto anche per fornire il centro abitato. L’opera (importo totale previsto a carico del Comune di circa 10 milioni di Euro finanziati con fondi pubblici e che rimarrà di proprietà dell’ente), porterà il calore attraverso una rete di tubazioni principali allacciate a quelle realizzate dal Comune di Piancastagnaio, a circa 4.000 abitanti (quasi la totalità del numero attuale), per un numero previsto di 1.100 utenze, per un totale stimato di quasi mezzo milione di m^3 riscaldati. Il tutto sarà regolato dalla convenzione approvata, dove si prevede nella sostanza, che ENEL si faccia carico della progettazione e della realizzazione delle opere necessarie fino alla consegna al Comune del calore che verrà ceduto a un prezzo “non idoneo a quello che ha la tariffa più bassa” fin quando sarà disponibile. Questo consentirà dei risparmi importanti per il riscaldamento degli immobili, con incidenza anche sui costi della produzione di acqua calda. Il nuovo impianto sarà in grado di fornire calore ad abitazioni e uffici utilizzando l’energia geotermica prodotta da quelli esistenti di Enel Green Power. La proprietà dell’impianto per la distribuzione in paese del calore, sarà del Comune di Piancastagnaio e la realizzazione e gestione sarà affidata a un’impresa, la società GES (Geo energy Service) di Pomarance, azienda specializzata negli impianti di teleriscaldamento, nel cui capitale sono presenti, oltre Piancastagnaio, anche altri comuni geotermici toscani, con l’obiettivo di garantirà tariffe convenienti rispetto a qualsiasi altra fonte di riscaldamento. In questi giorni, i cittadini di Piancastagnaio interessati dalle prime fasi dei lavori – primo lotto – (i lavori generali interesseranno dapprima la zona di Viale Gramsci, poi la zona di Via Grossetana, zona Colle Maggio e successivamente il centro storico), hanno ricevuto una lettera dal Comune, esplicative delle attività necessarie per la realizzazione dell’impianto di teleriscaldamento. Tra queste, particolarmente importante la misurazione delle cubature di proprietà, da parte di tecnici incaricati dallo stesso Comune, per dimensionare correttamente il nuovo impianto attraverso la misurazione dei volumi degli immobili che potranno essere serviti, indipendentemente dal fatto che un’utenza venga attivata subito o in futuro. Come riportato nella lettera informativa, i costi di allacciamento e di esercizio saranno stabiliti prima dell’adesione per consentire ad ogni utente di decidere se allacciarsi o meno. I tecnici incaricati – si legge nella comunicazione – , saranno identificabili in quanto dotati di tesserino di riconoscimento della stessa Amministrazione Comunale; essi chiederanno qual sia la proprietà e quali i locali volume che potranno essere riscaldati. I tecnici compileranno una scheda, sulle indicazioni ricevute, registrando l’anagrafica del fabbricato, le superfici lorde dei locali da riscaldare esclusi garage, cantine, locali di servizio, soppalchi e la loro altezza netta; inoltre determineranno, insieme a voi dove dovranno arrivare, al confine della vostra proprietà, le tubazioni che portano il calore. Le opere realizzate dal Comune – si legge ancora – si fermeranno al confine di proprietà, ovvero al muro perimetrale del fabbricato sulla pubblica via, recinzione in caso di fabbricato con terreno privato circostante; le tubazioni saranno interrate e potranno essere alloggiati in una nicchia sul muro delle proprietà private. Al futuro utente competerà poi la realizzazione dell’impianto all’interno alla propria abitazione: stazione di scambio e collegamento all’impianto di distribuzione interno (radiatori, acqua calda, …). Per ogni esigenza, verrà attivato uno sportello informativo da parte dell’Amministrazione Comunale. In previsione del completamento dell’impianto sarà pubblicato il regolamento di funzionamento del teleriscaldamento, il gestore cui sarà affidato il servizio, i costi previsti per l’allacciamento ed il canone per l’utilizzo. ]]>
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