Installata ieri la centralina elettronica che permetterà una gestione programmata dei rintocchi della storica campana. Il Sindaco Vagaggini: “I due meccanismi precedenti verranno restaurati ed esposti.” Torna a suonare la campana della Torre dell’Orologio, che si affaccia sulla piazza principale del centro storico. Ieri i primi “nuovi” rintocchi, dopo l’installazione del nuovo meccanismo in sostituzione del precedente che, ormai da tempo, non garantiva più un corretto funzionamento e a cui bisognava dedicare continue attenzioni. Da ieri, i primi “nuovi” rintocchi della campana hanno riecheggiato per il borgo, avvisando del camminare del tempo attraverso lo scandire, così come da tradizione. Dalle 7 alle 23, sarà di nuovo possibile conoscere l’orario, attraverso il numero dei rintocchi equivalente alle ore o del singolo equivalente alle mezzore. Una centralina elettronica della nota aziende ligure Trebino, comanda il meccanismo che porta al rintocco della campana; dotata di apposito software, essa è facilmente programmabile secondo necessità e cambia automaticamente l’ora legale e solare. Inoltre, sarà possibile sospendere temporaneamente il suono per necessità come concerti o altro tipo di eventi. E’ questo il terzo congegno della torre eretta in forma definitiva agli inizi del 1900 e, fortunatamente, il Comune ha sempre conservato i precedenti: “Abbiamo deciso di restaurare i due meccanismi per esporli in futuro in luoghi di frequentazione, come lo stesso palazzo comunale – ci dice il Sindaco di Piancastagnaio Luigi Vagaggini – Era necessario questo intervento e siamo soddisfatti di aver rimesso in funzione lo storico orologio della torre, uno dei simboli di Piancastagnaio e della sua piazza più rappresentativa. Ascoltare e capire di nuovo l’orario attraverso il suono della campana, è sicuramente suggestivo e rende ancora più bello il nostro centro storico. Anche per questo, vogliamo restaurare i due meccanismi, che esporremo e potranno essere ammirati e compresi nel funzionamento dai cittadini. In particolare il primo è un congegno affascinante, tutto meccanico, ben conservato con il classico sistema di contrappesi e tutti gli ingranaggi mossi da una molla a carica settimanale.” In un tempo così veloce, questo sistema di scandire e di avvisare il tempo che scorre, sembra quasi riportare la comunità in una dimensione più vera, sicuramente più serena e solo apparentemente più lenta. Anche in questi piccoli centri, sembra il tempo non basti mai e, forse, la continua e quasi spasmodica attenzione alla precisione di un orario, allontana da una dimensione che, in realtà, bisognerebbe rallentare per godersela almeno o talvolta un po’ di più. Nella galleria di immagini, il primo meccanismo dell’orologio [gallery columns="5" link="file" ids="30559,30560,30561,30562,30563"]]]>
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