Piancastagnaio. Tornano l'attenzione e il ricordo per il patrono San Bartolomeo

Domani, 24 Agosto, dopo la celebrazione per la ricorrenza del co-patrono insieme a San Filippo Neri, verrà presentato il libro “San Bartolomeo patrono di Piancastagnaio”  Torna San Bartolomeo patrono a Piancastagnaio? La domanda è sicuramente un po’ provocatoria, visto che patrono lo è già assieme al “buon” San Filippo Neri, ma, sembrerebbe proprio così, in virtù del fatto che proprio domani, 24 Agosto, ricorrenza del Santo, verrà presentato il libro “San Bartolomeo patrono di Piancastagnaio” e questo, già dice molto, perché, la parola “patrono” fa intendere l’importanza storica e sociale che in realtà, almeno in passato, l’apostolo avrebbe rivestito e rivestirebbe nella comunità di Piancastagnaio, forse un po’ dimenticata o non più ricordata o rivalutata, per la sua ricorrenza che ricade nei giorni festivi, subito dopo il Palio, con molti pianesi in vacanza, cosa che, in passato, non era nemmeno pensabile.

Hanno fatto dunque bene gli autori Carlo Lapucci (professore di storia e filosofia a Firenze), Carlo Prezzolini (architetto e sacerdote) e Anna sacchi (professoressa di lettere e dirigente scolastico) a dedicare il proprio tempo e intelletto per il libro che verrà presentato domani, alla presenza degli autori, alle 18:00, al convento di San Bartolomeo e di San Francesco, subito dopo la funzione celebrativa delle 17. Il manoscritto, terminato di scrivere nelle settimane passate, edito dalla dalla Edizioni Cantagalli di Siena, riporta San_Bartolomeo_libro_webin copertina (foto di Marco Giglioni e grafica di Rinaldo Maria Chiesa) la figura di San Bartolomeo, particolare di un affresco del 1468 di Nanni di Pietro, ammirabile nella Chiesa della Madonna delle Grazie di Piancastagnaio. La pubblicazione di poco meno di 70 pagine, di cui 40 scritte e il resto inserto fotografico con una serie di immagini attuali e storiche di Piancastagnaio, tra cui opere d’arte e manifesti di festeggiamenti in onore del patrono. Ogni autore ha sviluppato un intero capitolo, che oltre alla premessa e l’inserto, è suddiviso il libro: “San Bartolomeo, il culto e l’iconografia” a cura di Carlo Lapucci; “San Bartolomeo, Patrono di Piancastagnaio”, a cura di Anna Sacchi e “Il culto di San Bartolomeo nell’Amiata” a cura di Carlo Prezzolini. Ma è già nel titolo della premessa, “Un quaderno per la memoria”, che si possono cogliere significativi messaggi di un manoscritto solo apparentemente divulgativo ma che, leggendolo e osservando anche alcune immagini, sembra in realtà assumere il sano valore dell’uomo, dell’Apostolo e del Santo assieme alla gente pianese e ai suoi fedeli amiatini. La pubblicazione, si legge nella premessa “propone in maniera divulgativa il recupero della memoria di un importante pagina della comunità di Piancastagnaio […] San Bartolomeo è stato da sempre il suo patrono come attestano gli antichi statuti comunali, venerato con particolare solennità, iniziative religiose e popolari nei giorni intorno al 24 di agosto. Gli autori guidano il lettore a comprendere chi è il santo Apostolo, le tradizioni che a lui si collegano, la sua iconografia e la sua importanza nella vita della comunità pianese.”
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Tra l’altro, dobbiamo ricordare che San Bartolomeo,  è anche il protettore di chi lavora la pelle e dunque dei pellettieri, la realtà produttiva più importante di Piancastagnaio e tra le più importanti sicuramente del Monte Amiata. Anche per questo, la Pelletteria Garland di Piancastagnaio, che opera da più di 40 anni nel settore, ha scelto di sostenere i costi della pubblicazione, dando un ulteriore senso all’iniziativa editoriale e di ricerca storica, che, secondo noi, lancia anche un messaggio di forte rivalutazione per questo grande Santo, confinato spesso nel simpatico ricordo e di una battuta tipicamente maschile verso il chiacchiericcio delle donne con tanto di auguri. Per concludere, ricordiamo anche che pochi giorni fa, in occasione dei festeggiamenti del Palio del 18 Agosto oggi dedicato alla Madonna di San Pietro, la cui chiesa è a poche centinaia di metri dal convento, la stessa Anna Sacchi, durante il suo intervento alla Festa degli Statuti, fece riferimento all’uso di svolgere corse di “barberi alla romana” (ovvero con batterie eliminatorie e finale, come del resto accadeva anche a Siena nell’800), cosa, come più volte scritto sulle nostre pagine, da non sottovalutare in futuro.
L’appuntamento è dunque per domani alle ore presso la chiesa di San Francesco e San Bartolomeo alle 18, dopo la funzione religiosa delle 17, alla presenza degli autori.
L’area dl convento francescano è divisa tra la chiesa vera e propria di proprietà della Diocesi e la residenza storica di proprietà della famiglia Ricci-Barbini con all’interno il chiostro.
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