Piancastagnaio. Tra le attività di "Archeo Tuscia", anche la realizzazione di un tour virtuale del centro storico

Continua con entusiasmo l’impegno di due ragazze amiatine nel progetto di servizio civile regionale condiviso dal Comune amiatino. A breve sarà possibile visitare Piancastagnaio anche a chi ha difficoltà motorie. Nel Dicembre 2016 la Regione Toscana, nell’ambito del progetto “GiovaniSì”, aveva promosso un bando per 2.129 giovani da avviare in progetti di Servizio Civile regionale della durata di 8 mesi, presso enti quali associazioni del terzo settore, amministrazioni pubbliche, università, cooperative. Il Comune di Piancastagnaio, ha da subito voluto condividere l’iniziativa di due progetti relativi a due settori di impiego: “Arche Tuscia”, per Servizi Culturali e “Botteghe della Salute”, nell’ambito dei servizi socio-sanitari (di cui abbiamo già trattato in precedenti articoli come in Il progetto “Archeo Tuscia Bis“, prevede il supporto all’accoglienza del pubblico dei musei civici, assistenza alla didattica,accompagnamento degli studenti, assistenza alla visita negli spazi museali per persone con difficoltà edisabilità, cooperazione nell’organizzazione e promozione all’attività didattica, distribuzione materialepromozionale, schedatura ed inventariazione. Un’attività di sicuro interesse e di impegno che Beatrice Mancini di Castel del Piano e Beatrice Sensi di Santa Fiora, stanno portando avanti positivamente e soprattutto con entusiasmo, così come del resto, riportatoci all’Assessore Elisabetta Bensi, che ne ha seguito l’iter fino all’incarico come previsto dal bando e dalla Dottoressa Caterina Capocchi, responsabile della Segreteria del Comune di Piancastagnaio. “Le due giovani stanno portando avanti il loro impegno civile con molta attenzione ed equilibrio e, cosa non da poco, con molto entusiasmo anche proponendo iniziative molto interessanti, tutte inerenti il progetto – ci dicono entrambe – Parliamo ad esempio dell’idea di rePiancastagnaio_Rocca_eBici_IMG_20160820_123446alizzare, attraverso degli strumenti informatici appositi, un tour virtuale della Rocca Aldobrandesca e di altri monumenti significativi di Piancastagnaio, così da rendere usufruibile la loro visita anche a persone con difficoltà motorie o lontane dal paese. A questo va aggiunto che entrambe, si occupano la mattina dell’apertura della Rocca, del servizio di e-bike sharing e di informazione turistica ai turisti e ai visitatori delle mostre d’arte che si alternano all’interno del mastio, attività che nel pomeriggio viene svolta dal Consorzio Terre di Toscana.” Abbiamo voluto incontrare personalmente Beatrice Mancini e Beatrice Sensi (la prima di Castel del Piano, la seconda di Santa Fiora), durante il loro servizio civile, alcuni giorni fa, mentre erano impegnate all’interno del punto informativo proprio ai piedi delle scale che portano all’ingresso della Rocca pianese. “Abbiamo iniziato verso la fine del mese di Marzo e saremo impegnate nel progetto fino al prossimo Novembre in diverse attività – raccontano entusiaste le due giovani – Siamo molto contente di questa opportunità e delle attività previste dal progetto. Per questo cerchiamo anche di metterci un po’ del nostro, con le conoscenze che possiamo avere pur giovani e quindi anche con volontà di imparare da quest esperienza. Ad esempio abbiamo progettato e realizzato una proposta per un messaggio pubblicitario fuori dalla Rocca e altre grafiche informative per i turisti e i cittadini. Ma quel che ci apprestiamo a fare è il realizzare una visita virtuale del castello, del paese e di altri monumenti di Piancastagnaio e metterlo a disposizione, attraverso l’utilizzo di particolari visori, a tutti coloro che hanno difficoltà motorie. A giorni avremo disponibile una particolare macchina fotografica che realizza video a 360° attraverso una doppia videocamera che, attraverso un software ci permetterà di fare un montaggio e realizzare il video definitivo da poter vedere attraverso il visore a cui è collegato uno smartphone o anche sul proprio computer una volta messo a disposizione. Contiamo di ricevere la strumentazione al più presto e iniziare a lavorare, oltre a svolgere le altre attività previste da Archeo Tuscia.”]]>

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