Piancastagnaio. Una “Rocca Incantata” dalle mille emozioni e dal sorriso di un dono speciale

Amiatanews (Marco Conti): Piancastagnaio 29/12/2019
Più di un migliaio hanno già vissuto la magia del castello fiabesco che ospita anche la casa di Babbo Natale. Ieri la visita di Mariella resa possibile dalla tecnologia e dalla recente installazione di impianti per l’abbattimento delle barriere architettoniche. Con lei, gli altri

La Rocca Incantata di Piancastagnaio con all’interno la Casa di Babbo Natale, appuntamento simbolo del contenitore di eventi “Favoliamo verso il Natale”,  continua a regalare emozioni a grandi e piccini. Sono già un migliaio i visitatori, prevalentemente famiglie, che l’hanno visitata in questi giorni; un numero sicuramente in crescita fino alla Befana, giorno che andrà come da tradizione a chiudere il periodo delle festività natalizie.
Accolti all’ingresso del castello pianese dai simpaticissimi elfi, si rimane affascinati dal magico mondo che si apre dinanzi agli occhi e dalle sensazioni che la favola del Gatto degli Stivali e del Marchese di Carabas regala con le sue scenografie e personaggi viventi che la raccontano con tale bravura da farla vivere come fosse un libro animato.
Al piano rialzato, oltre all’atmosfera della fiaba, il bellissimo presepe artigianale realizzato da appassionati volontari di Piancastagnaio, che, ogni anno, divengono per l’occasione ingegneri e carpentieri capaci di riprodurre in scala angoli del paese che, fotografati, potrebbero divenire speciali cartoline da spedire ad amici e parenti o da conservare a ricordo. Quest’anno, l’area delle Fonti di Voltaia, della Fonte del Pigherino e la sovrastante scogliera, realizzata come fosse realtà, con in primo piano una semplice quanto suggestiva Natalità; una scenografia completata dalle luci del giorno che, a ciclo perpetuo, divengono notte e alba accompagnate dai suoni e dai rumori della natura e delle attività dell’uomo, con la stella cometa a segnare la nascita dell’atteso Messia.
Nel grande mastio della Rocca pianese la bellissima casa di Babbo Natale, realizzata con maestria e gusto  di un gruppo nutrito di volontari che, da cinque anni, si impegnano per mesi con dedizione e passione. Otto stanze per otto momenti della vita del personaggio di fantasia che diviene anch’egli realtà in un percorso affascinante dove gli elfi e la sua governante accompagnano bimbi e visitatori sempre più assorti e avvolti nella magia. Dapprima si entra nella sala col grande camino acceso, poi nel villaggio incantato; si sale per entrare nella cucina, nella sala dei giochi e degli addobbi e poi, salendo ancora, ci si trova nella camera da letto completa della sauna, fino a incontrare nel punto più alto della torre Babbo Natale nel suo studio. E’ il momento più atteso da tutti, quello dove si spalanca la bocca e si sgranano gli occhi, il momento dove il sogno diventa realtà. 
   
Quello all’interno della Rocca di Piancastagnaio è un viaggio nel tempo e nella fantasia per tutti, immaginato, progettato, realizzato e voluto per tutti e, per quanto possibile, visitabile da tutti anche grazie ad alcuni accorgimenti voluti dall’Amministrazione Comunale
a favore di coloro che hanno difficoltà di movimento e di ambulazione; tra questi, proiezioni sulle pareti, speciali visori (che permettono di visitare la Rocca attraverso la realtà virtuale) e un apposito ascensore esterno, posto sul lato nord del monumento, a margine della rinnovata Piazza Dante, installato la scorsa primavera in un progetto più ampio per l’abbattimento delle barriere architettoniche.
 
Ieri, intorno alle 16, l’arrivo di Mariella, cara amica e attenta lettrice di Amiatanews, che si è unita al gruppo in visita dopo aver sfidato il freddo pungente e il vento teso di grecale che aveva iniziato a soffiare sull’Amiata sempre più deciso già dalla notte passata. E’ stato un bellissimo dono natalizio, inaspettato fino a poche ore prima e dunque improvviso. Mariella è giunta in Piazza Dante attraverso l’attrezzata autovettura, subito accolta dall’assessora Elisabetta Bensi; era accompagnata dal marito Giovanni, dalla sorella Luciana e dal cognato Massimo. Con loro gli amici Danilo, Barbara e Cinzia.
Mariella è salita al piano rialzato con l’ascensore percorrendo poi l’apposita passerella all’uscita, entrando così nel castello da uno dei due ingressi principali. Qui, ha ricevuto dapprima l’affettuoso saluto di Babbo Natale, della sua governante e degli elfi e poi, assieme agli altri visitatori, ha assistito alla simpaticissima presentazione della fiaba introduttiva de “Il Gatto con gli stivali”. Ha poi proseguito il racconto della fiaba e visitato la Casa di Babbo Natale attraverso la realtà virtuale e le grandi proiezioni sulla parete. Dopodiché ha ammirato assieme agli altri visitatori il suggestivo presepe presepe artigianale; inoltre, attraverso l’utilizzo dei visori, ha potuto fare un giro virtuale tra le otto sale della “Rocca di Babbo Natale”.
 
Mariella ha sorriso tutto il tempo assieme agli altri visitatori, bambini e famiglie provenienti dal circondario ma anche da più lontano, attratti dalle bellezze amiatine e da una Rocca che mostra anche quest’anno un’ambientazione che esalta l’equilibrio tra la struttura medievale, le scenografie e le colorazioni natalizie.
La guardavo, riflettendo di come le attenzioni degli amministratori verso coloro che vivono difficili situazioni, irreversibili conseguenze di malattie come la SLA, siano state parte eccessiva di un confronto che oggi, così come in altre occasioni, ne perde ogni senso. La risposta è proprio nel sorriso che ha illuminato ogni istante della visita; un dono vero, sincero. Semplicemente bello. Dovuto e giusto.
Il pensiero si è riempito anche del sorriso di Danilo che ci ha lasciato pochi giorni fa  e del sorriso di Mario, un grande uomo che è ancora con noi. E con loro il ricordo per Maurizio, Paola e Giancarlo e di tutti gli altri che hanno incontrato la Sclerosi Laterale Amiotrofica e a cui la vita ha iniziato improvvisamente a girare al contrario senza capirne ancora il perché.
Ieri anche il sogno di Mariella ha conosciuto la sua realtà; un domani si dovrà liberamente poter scegliere tra il vero e il virtuale; questo sarà possibile solo con l’impegno di tutti, uniti nella decisa volontà di aiutare a far girare nella stessa direzione la vita di ognuno di noi. 

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