Piancastagnaio. Vandali feriscono la donnina del Crastatone

Spezzato parte del braccio alla statua della “culona”, la simpatica donnina simbolo della Festa dal forte valore simbolico Evidentemente non avevano altro da fare, l’idiota o gli idioti che, nella tarda serata o nottata di ieri sera, hanno spezzato gomito e avambraccio della statua in polistirolo compresso, raffigurante una donnina con vesti di campagna, nell’atto di cogliere le castagne, divenuta simbolo della festa del Crastatone di Piancastagnaio. Abbiamo voluto usare il verbo “feriscono” perché di ferita si tratta: una ferita, che crediamo, ad un oggetto solo apparentemente fermo nel suo gesto, ma chiaramente in movimento nel suo messaggio da vedere vivo e come presente. Un simbolo di una comunità ed anche della Montagna, del lavoro e del ricordo di quella che prima era motivo di esistenza ed oggi diviene tradizione. La “culona”, così come affettuosamente viene chiamata dai pianesi, disegnata nel 1984 dal prof. Marco Giubbilei e facente parte del manifesto promozionale della festa oltre che dell’annullo filatelico di alcuni giorni fa, in occasione dellapiancastagnaio_img_20161102_082410 50esima edizione del Crastatone, era stata posta all’ingresso Nord di Piancastagnaio, lungo la provinciale per Abbadia S. Salvatore, all’altezza dello svincolo con la Via Grossetana, direzione S. Fiora. Un atto talmente idiota, pensato probabilmente da personaggi con seri problemi interiori, viste le manate con tanto di impronte a piegare il deretano della donnina, come a sentirne la consistenza. Anche pensare a qualche buontempone ubriaco, non è un caso che gli antichi dicessero: “In vino veritas”. Speriamo di sbagliarci  ]]>

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