Piancastagnaio. Voltaia vince il Palio con Giosuè Carboni che sorride tra le braccia del Capitano Conti

La Contrada di Via XX Settembre si riprende il Palio con un grande Jake e un “Carburo” che abbraccia l’emozione della vittoria

Alessandro Conti, a microfoni spenti, l’anno passato, subito nel dopo Palio, me lo aveva annunciato: “Sarà mio l’anno prossimo!” Non ha tradito la previsione, pur forte dell’ingaggio di un cavallo straordinario, ha però dovuto fare i conti durante questi 365 giorni con un impasse importante, il ritorno di Silvano Mulas all’ippica. Non si è dato per vinto, pur consapevole di aver perso una star, nonché l’ultimo fantino che in un passato recentissimo aveva portato il Palio in Voltaia. Ha scelto Giusuè Carboni detto “Carburo”. Ed il Palio è tornato. Ha scelto un ragazzo che, stasera, poco dopo aver vinto, aveva il sorriso semplice di chi sa di aver finalmente raggiunto un traguardo importante, ma anche di uno che sa di esserselo sudato. Perché Carburo è uno di quelli che nel giro, c’è da tanto, ma senza mai trovare il viottolo giusto. Forse. Uno a cui è difficile non affezionarsi; penso a chi nei vari Palii lo ha montato e lo ricorda con affetto, ma che, ad un certo punto, si è trovato non avendo, forse, altre strade aperte a ricoprire un ruolo difficile, quello del cattivo, e lo ha fatto in maniera egregia, spesso, come parlano i compiti svolti a Fucecchio nel 2015 e a Siena nel Palio corso due giorni fa. Uno che ha alternato però a queste prove, anche prestazioni meno brillanti, in scenari in cui era dato vincente o comunque favorito. Ma forse, semplicemente, hanno ragione quelli che di Palio masticano da tempo. Sono i cavalli a fare i fantini e Carburo, questa volta, il cavallo giusto ha avuto davvero la possibilità di montarlo. Un cavallo da record, allenato e preparato in maniera egregia e che ha conquistato ormai i palcoscenici di tutti i Palii di purosangue. Carburo questa volta non ha sbagliato. Ha retto al canape un avversario come Andrea Mari, dopo essere stato reduce fresco di un confronto diretto con Giovanni Atzeni in Piazza del Campo; ha saputo leggere la corsa di chi era schizzato in testa, Gingillo per Castello che ha provato ad arginarlo in ogni modo. Ma, Carburo, aveva un motore speciale, che ad ogni giro riusciva a mangiare sempre più metri; una voglia straordinaria di arrivare primo, che si è sciolta, una volta portato in trionfo, in tanti sorrisi. Carburo stanotte può togliersi, finalmente per qualche ora, la maschera che di solito ha al canape quando diventa imperturbabile, per godersi la festa, gli abbracci dei ragazzi di Voltaia e lo sguardo fiero del giovane Capitano Alessandro Conti. Da domani, sarà di nuovo l’assassino che mi confessò, dopo il suo Palio con la Torre a Fucecchio, di sentirsi e di voler riuscire ad essere. Ma non stasera.
Il video della corsa (si ringrazia il Magistrato delle Contrade di Piancastagnaio per averci permesso le riprese e le immagini che è possibile visitare anche sulla nostra pagina Facebook “Palio di Piancastagnaio” —-> ) ]]>

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