Pitigliano. Dieci anni del centro di Medicina integrata: la nascita, gli sviluppi, i traguardi

Amiatanews: 23/02/2021
Dal 1° Dicembre, prenderà servizio la dottoressa Olga Papacchini

Compie 10 anni il centro di Medicina integrata della Asl Toscana sud est a Pitigliano, nato il 23 febbraio 2011, come progetto della Regione Toscana. Il ricordo della ricorrenza, offre anche l’occasione per fare il punto sullo stato dell’arte del centro, ripercorrendo i traguardi raggiunti.
Partito come progetto sperimentale, il centro di Medicina integrata dell’ospedale Petruccioli rappresenta una proposta innovativa di integrazione delle medicine complementari, omeopatia e agopuntura, nella cura dei pazienti sia ricoverati che ambulatoriali. Inizialmente, dal 2011 al 2015 l’integrazione ha riguardato le attività del reparto di Medicina di Pitigliano (nei primi due anni) e del Centro di Riabilitazione Neurologica e Ortopedica di Manciano; sono stati obiettivi target la terapia integrata per alcune patologie croniche (come quelle allergiche) e per contenere gli effetti collaterali della chemioterapia in oncologia e nelle cure palliative.

Con la delibera della Regione Toscana n. 1224 del 2016, il Centro assume anche il ruolo di riferimento regionale per la Medicina Integrata nel percorso ospedaliero, nello specifico, si legge nel documento, per “la sperimentazione e la cura negli ambiti di dolore cronico, come nel caso delle cure palliative, malattie reumatiche croniche, esiti di traumi e riabilitazione ortopedica e neurologica, psoriasi e dermatiti allergiche, oncologia integrata, medicina di genere, promozione della gravidanza fisiologica nelle gravidanze a basso rischio, cura e prevenzione malattie respiratorie e atopiche”. Attualmente, il Centro di Pitigliano fa parte del Dipartimento di Medicina interna, diretto dal dottor Massimo Alessandri ed eroga prestazioni in regime ambulatoriale.
 
L’attività del Centro è stata avviata sotto il coordinamento della dottoressa Simonetta Bernardini, pediatra endocrinologa, referente scientifico del progetto e dagli specialisti di medicina complementare, tra cui la dottoressa Rosaria Ferreri, omeopata, fitoterapeuta, nutrizionista, specialista in Virologia, che tuttora prosegue l’attività nel centro e il dottor Franco Cracolici, medico agopuntore, direttore della Scuola di agopuntura tradizionale Città di Firenze e tutor fin dal 2011 della branca agopuntura; collabora da un anno anche la dottoressa Chiara Bocci, medico radioterapista, agopuntore e omeopata, già responsabile dell’ambulatorio di medicina integrata in radioterapia dell’Istituto Maugeri di Pavia.
La decisione di far nascere a Pitigliano un servizio, al tempo, unico nella sua identità e così innovativo, rientra nella volontà della Regione e della direzione della Sud Est di valorizzare gli ospedali più piccoli, come il Petruccioli, proponendo un approccio di medicina complementare in una struttura pubblica, quindi fruibile anche da persone con esenzione per reddito o per patologia.

“La natura pubblica del Centro ha ampliato il target di pazienti, consentendo l’accesso al servizio a persone che altrimenti non avrebbero potuto sostenere i costi del regime privato, tra cui le persone anziane – commenta la dottoressa Ferreri – E’ davvero una soddisfazione poter essere utili a tutti, in particolare ai pazienti fragili, appunto, che presentando più di una patologia, devono sottoporsi a diverse terapie convenzionali. Sono loro che ricevono maggiori benefici dalla medicina integrata. Il Centro ha una forte attrattiva, sono numerosi infatti i pazienti che provengono da fuori Regione, circa il 12% del totale”.

Dal 2011 a oggi, il Centro di Medicina Integrata si è sviluppato, relativamente sia alla qualità delle terapie offerte che alla professionalità e competenza degli specialisti che lo portano avanti, anche grazie al costante supporto della direzione Asl. L’offerta di cura integrata si è estesa all’interno della rete ospedaliera grossetana, dando il via ad attività di medicina integrata ambulatoriale anche negli ospedali Misericordia di Grosseto e Giovanni di Dio di Orbetello. Di rilievo, anche alcuni progetti realizzati in collaborazione con la Medicina generale, come quello per la presa in carico integrata dei pazienti diabetici, iniziato con i medici di famiglia del territorio di Orbetello, al momento sospeso a causa della pandemia.

Il Centro si occupa anche di attività di formazione clinica di medici che frequentano scuole di omeopatia, agopuntura e master.
In dieci anni, sono state effettuate una media di 5.000 prestazioni ambulatoriali all’anno, tra omeopatia e agopuntura, dimostrazione dell’elevata richiesta per questo approccio integrato. Dal 2011 al 2020, a Manciano sono stati trattati 877 pazienti in riabilitazione. Nei primi anni di attività in corsia, 2011-2013, 220 sono stati i pazienti ricoverati al Petruccioli presi in carico dal Centro.
“Il Centro di Medicina Integrata di Pitigliano rappresenta un esempio e un punto di riferimento per tutta l’importante attività di Medicina complementare ed integrata che si svolge nella Asl Toscana sud est – afferma il dottor Massimo Alessandri – La volontà del Dipartimento e dell’Azienda è quella di valorizzare ancor più il suo ruolo al fine di implementare questa importante branca della Medicina. In questa direzione, è stata infatti recentemente istituita la Rete aziendale della Medicina complementare e integrata che si prefigge lo scopo di armonizzare il lavoro dei professionisti dedicati a tale attività, attraverso la condivisione di specifici percorsi diagnostici, terapeutici e assistenziali. All’interno della Rete il Centro di Pitigliano assumere il ruolo di centralità che la storia di questo decennio gli ha senza dubbio assegnato”.

Fonti.
Comunicato Stampa Azienda USL Sud Est Toscana del 23/02/2021

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