Proceno (Vt). Torna la Sagra della Polenta

Sabato 17 e Domenica 18 Novembre la seconda edizione organizzata dalla Proloco   Dopo il successo della prima edizione dello scorso anno, torna a Proceno la “Sagra della Polenta”. L’appuntamento nel piccolo e grazioso borgo dell’Alta Tuscia, incastonato sul confine tra le provincie di Viterbo, Grosseto e Siena, è per Sabato 17 e domenica 18 novembre p.v. Si parte dalla tavola e dai suoi sapori stagionali la sera del sabato e la domenica a pranzo, si prosegue con la musica della tradizione popolare di un angolo di Italia che incorpora l’anima di tre regioni, il Lazio, l’Umbria e la Toscana – fanno sapere dalla Pro Loco locale – . Il tutto nei grandi gazebo riscaldati in piazza e nella grande sala destinata agli eventi, che per l’occasione è stata ripavimentata e dotata di un nuovo impianto fonoassorbente.” “I piccoli paesi hanno spesso due facce: una è quella estiva, solare e vivace, l’altra è quella della cosiddetta bassa stagione, che sebbene sia quella più vera e autentica, quando in paese ci sono solo i suoi abitanti, rischia spesso di essere anche fin troppo malinconica: con il freddo che incombe e gli svaghi e le opportunità di vita sociale che sono sempre meno, i piccoli paesi sembrano chiudersi in casa nell’attesa della bella stagione e del ritorno dei turisti. La pro loco di Proceno, paese che di abitanti ne ha meno di seicento, è intenzionata a spezzare questo sortilegio, andando in controtendenza: se di solito le feste e le sagre di paese si fanno tra la fine di luglio e l’inizio di agosto, quando la presenza dei visitatori consente di massimizzare i profitti, a Proceno si organizzano iniziative anche a novembre, il mese per tradizione “peggiore” dell’anno.”Proceno_01Dunque, quello di Sabato 17 e Domenica 18 Novembre è, a maggior ragione, un appuntamento da non mancare, anche per la volontà e determinazione con cui i volontari della Pro Loco di Proceno cercano di rendere vivo il loro piccolo centro, sede, tra l’altro, di due importanti residenze storiche come Palazzo Sforza (XVI° secolo) e il Castello medievale, quest’ultimo divenuto oggi esempio di albergo diffuso. Un centro di origine etrusca dalla lunga storia, posto lungo la vecchia Via Francigena che ha conosciuto, dopo la metà degli anni ’30, come altri piccoli centri del circondario, l’inizio di uno spopolamento, ancor più evidente tra gli anni ’50 e i ’60. Oggi è già un’altra storia grazie all’impegno dei cittadini anche attraverso iniziative come questa.]]>

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