Province: parte la settimana di mobilitazione per difendere servizi e sicurezza

Variati “Appello a Gentiloni: non aspettiamo tragedia. Emergenza nazionale” A partire da oggi ed entro il 25 marzo prossimo, dunque, tutte le Province depositeranno un esposto cautelativo alle Procure della Repubblica, alle prefetture e alla sezione regionale della Corte dei Conti per tutelare l’amministrazione, ma soprattutto il personale, perché la mancanza di risorse per garantire i servizi non permette agli enti di essere in grado di far fronte alle proprie specifiche funzioni istituzionali. Riportiamo integralmente il comunicato stampa, ricevuto questo primo pomeriggio dall’Ufficio Stampa dell’Unione Province d’Italia   Esposti cautelativi alle Procure della Repubblica, assemblee e incontri pubblici in tutte le Province per far comprendere a cittadini e alle forze economiche e sociali dei territori i rischi per la sicurezza che derivano dalla mancanza di risorse per i servizi essenziali, e se non arriverà nessuna risposta dal Governo, una manifestazione a Roma insieme ai sindaci e alle comunità. Queste le iniziative della “Settimana di mobilitazione delle Province a difesa dei diritti e della sicurezza delle Comunità e dei territori” presentate oggi a Roma dal Presidente dell’Upi, Achille Variati, e dal Vice Presidente dell’Upi Carlo Riva Vercellotti. “Facciamo appello al Presidente del Consiglio Paolo Gentiloni – hanno detto – perché si comprenda che stiamo parlando di una emergenza nazionale. Le Province garantiscono servizi da cui dipende la stessa sicurezza dei cittadini: non aspettiamo le tragedie per intervenire.”. “Oggi perfino il Sose, la società del Ministero dell’Economia – hanno ricordato poi Presidenti – ha confermato, in una audizione alla Commissione bicamerale per il federalismo fiscale, che a causa dei tagli imposti dalle manovre economiche, nel 2017 alle 76 Province delle Regioni a Statuto Ordinario mancheranno 651 milioni per coprire le spese ordinarie delle funzioni fondamentali. Uno squilibrio che, senza interventi, manda in dissesto tutti gli enti. “ A partire da oggi ed entro il 25 marzo prossimo, dunque, tutte le Province depositeranno un esposto cautelativo alle Procure della Repubblica, alle prefetture e alla sezione regionale della Corte dei Conti per tutelare l’amministrazione, ma soprattutto il personale, perché la mancanza di risorse per garantire i servizi non permette agli enti di essere in grado di far fronte alle proprie specifiche funzioni istituzionali. Nella settimana dal 20 al 25 marzo poi in tutte le Province si terranno iniziative per denunciare lo stato di continua erosione dei diritti essenziali che mette a rischio la stessa sicurezza dei cittadini: mercoledì 22 marzo sarà la giornata dedicata al tema della messa in sicurezza, gestione, e investimenti per le strade provinciali e si chiameranno a raccolta tutti coloro che utilizzano la viabilità provinciale e che per primi sono penalizzati dalla scarsa manutenzione: le associazioni di categoria, le organizzazioni sindacali, le associazioni dei cittadini legati alla viabilità. ”Chi insomma – spiegano i Presidenti Variati e Vercellotti – paga le tasse sulla viabilità che poi vengono sottratte dallo Stato per altri scopi” Venerdì 24 marzo sarà la giornata delle Province dedicata agli incontri per denunciare la situazione riguardo alla sicurezza, manutenzione e investimenti sulle scuole superiori. Agli incontri saranno invitati a partecipare tutti i dirigenti scolastici delle scuole superiori delle Province e rappresentanze dei Consigli d’istituto: studenti, docenti, personale scolastico, rappresentanti delle famiglie. “Vogliamo denunciare il fatto che tra qualche mese non avremo neanche più i soldi per pagare le utenze”. “Il 31 marzo scade il termine per l’approvazione dei bilanci preventivi – concludono Variati e Vercellotti –  se non interviene prima un decreto legge non siamo in grado di approvare i bilanci né di garantire il diritto a fruire di servizi efficienti e sicuri ai nostri cittadini. Il Presidente del Consiglio Gentiloni ascolti questo drammatico appello”.


Fonti Comunicato Stampa UPI Toscana del 20/03/2016]]>

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