La manifestazione dedicata alla Madonna delle Vigne, ripropone i nomi dei borghi medievali, valorizzandone la tradizione vitivinicola del territorio. Il Palio è stato dipinto dall’amiatino prof. Marco Giubbilei, il “Piatto degli Arceri”, dall’artista locale Manila Guerrini Fervono i preparativi e l’attesa a Radicofani per il prossimo Palio del Bigonzo, giunto alla XII^ edizione, la corsa tra le Cinque Contrade con il tradizionale barellino con al centro il “bigonzo”, parola dialettale che nella zona Amiata-Val d’Orcia, identifica il tino delle uve. Una competizione che è omaggio e riscoperta per il passato e l’importante produzione vitivinicola del territorio radicofanese, oggi persa, ma in via di nuova rivalorizzazione, anche attraverso il Palio dedicato alla Madonna delle Vigne, festeggiata l’8 Settembre di ogni anno. Una competizione, che pur riscoperta da poco più di un decennio, è in realtà molto partecipata dai cittadini del territorio divisi in cinque Contrade di cui, quattro di Radicofani, Bonmigliaccio, Borgo Maggiore Castello, Castelmorro e una rappresentante della frazione di Contignano. Due fasi contraddistinguono la manifestazione: la Gara degli arceri e la Corsa del Palio, dove la prima, decide l’ordine di partenza della seconda, assegnando al vincitore la posizione migliore per la corsa e le altre contrade a scalare secondo punteggio, indietreggiando di alcuni metri rispetto alla migliore, in una vera e propria griglia di partenza. Due competizioni, due riconosciment: un piatto dipinto per gli arcieri e un panno (Palio) per chi per primo giungerà dinanzi al sagrato della Chiesa di San Pietro, dopo la “folle” corsa lungo la difficile salita (circa 300 mt) dell’arteria principale del centro storico, l’attuale Via Roma. E’ Marco Giubbilei, di Saragiolo-Piancastagnaio (professore d’arte prima a Siena, oggi ad Abbadia San Salvatore, studioso e ricercatore d’arte e di storia, dalle origini val d’Orciane di Contignano e della stessa Radicofani, l’artista a cui è stato affidato il dipinto del Palio 2017. Giubbilei ha realizzato decine d’opere, interessandosi e riscoprendo antiche tradizioni delle popolazioni amiatine e val d’orciane, svolgendo anche ruoli di consulenza storica; diversi Palii e riconoscimenti dipinti, significative le sue opere ammirabili all’interno di alcune chiese della zona. A Manila Guerrini di Contignano l’artista a cui è stato dato il compito di realizzare il Piatto degli Arceri, che andrà in premio a chi vincerà la gara di tiro con l’arco. La Guerrini, titolare dell’omonimo e conosciuto laboratorio di ceramiche artistiche e restauro è tra l’altro in questi giorni presente con i suoi lavori in una importante mostra presso il Palazzo Vicario di Camaiore. Come da tradizionale protocollo, entrambre le opere verranno presentate il mattino del 10 Settembre, dinanzi al sagrato della pieve di San Pietro Apostolo, alla presenza degli artisti, delle autorità, del Magistrato delle Contrade e della popolazione. La sera della vigilia del 9 Settembre, le tradizionali cene propiziatorie nelle Contrade (dalle 19.30) e il corteo storico con l’esibizione del Gruppo Sbandieratori e Musici di Radicofani. (Il programma definitivo in calce all’articolo) Il “Palio del Bigonzo”, si presenta anche sotto l’aspetto artistico in grande stile, attraverso le opere di due artisti locali che ben conoscono la realtà e le origini di queste popolazioni. Le Contrade ripropongono i nomi di antichi insediamenti, ma uno solo, Contignano, è ancora individuabile. Gli altri formavano la comunità di Radicofani, ora concentrata in un unico abitato, ai piedi del castello. Questi insediamenti erano legati all’attività agricola e in particolare alla viticoltura, che proprio negli statuti del 1255 e del 1411 era meticolosamente regolamentata. La produzione era cresciuta durante i secoli sino ad arrivare a duemila some di vino, equivalenti a tremila ettolitri. La zona più vocata per questa produzione era una valle dove, dal XVII secolo, fu costruito il piccolo santuario della Madonna delle vigne, la cui festa si celebra ogni 8 di settembre. Ricollegandosi proprio a questa festa nell’anno 2006 fu riproposta la corsa del Palio relativi ai quattro borghi che esistevano fin dal Medioevo.
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