Radicofani. Il “Chiù” torna a farsi sentire tra le vie del borgo

Amiatanews: Radicofani 31/05/2019
Inaugurato nei giorni scorsi un nuovo locale pubblico nel centro storico.
“La bottega del Chiù”, il vecchio ciabattino, è oggi una una cacio-enoteca, braceria e pizzeria  

Il “Chiù” è tornato a farsi sentire tra la gente di Radicofani. Forse è proprio da qui che nasce l’iniziativa di Olga assieme a suo marito Paolo, entrambi appassionati della cucina e del buon gusto, che hanno deciso di investire “da grandi” nella loro passione aprendo la “Bottega del Chiù” nel grazioso borgo, a cavallo della Val d’Orcia e della Val di Paglia, famoso, tra le altre cose, per Ghino di Tacco, la Francigena, i Della Robbia e i Medici. Una cacio-enoteca, braceria e pizzeria nel bel centro di Radicofani (al n° 1 di Via Renato Magi), ricavata all’interno della vecchia bottega da ciabattino del “Chiù”, ovvero il nonno del buon Paolo, soprannominato così dai suoi compaesani del tempo senza apparente motivo, per battuta al momento, un po’ come succede nei piccoli paesini toscani dove i nomignoli prendono sempre il nome di quelli dichiarati all’anagrafe!
Una bottega da ciabattino che si è trasformata in un accogliente locale pubblico, inaugurato il 23 maggio passato, a gestione familiare con la signora Olga “padrona di casa”, Alessandro (pizzaiolo), Fernando “Nando” (esperto e conosciuto cuoco) e lo stesso  Magrini, stimato Maresciallo dei Carabinieri della Compagnia di Montalcino, che, quando non è in servizio, si tira su le maniche e si mette a disposizione. 
All’interno, 40 i comodi posti, mentre, altri 15-20, sono disponibili nella bella stagione, nell’antistante e tranquilla Piazza Tassi. La “Bottega del Chiù” si trova al pian terreno e al primo piano dell’abitazione che fu del “Chiù”, oggi di proprietà del nipote Paolo; un immobile di circa 150 mq, caratteristico dei borghi di queste parti, con travi a vista, la classica pietra di Radicofani e l’immancabile cotto toscano. Un recupero attento, di valore non solo architettonico ma anche storico, progettato e guidato dall’esperienza del noto studio dell’architetto Sauro Mambrini di Abbadia S. Salvatore. Molti gli accorgimenti architettonici all’interno del locale impreziosito anche da punti luce, lampadari, passamano e soppalcature, realizzate in ferro battuto appositamente recuperato e trattato. Particolare anche l’utilizzo del legname (tra cui doghe di antiche botti restaurate) utilizzato per la copertura dei tavoli e del bancone, arredamenti appositamente studiati e realizzati artigianalmente da Ellisse Arredamenti di Liviano Romagnoli, impresa specializzata del settore, anch’essa di Abbadia S. Salvatore. 

Una scelta coraggiosa ma anche una novità per il borgo, con proprie caratteristiche, servizi e prodotti, che va ad aggiungersi, a un’offerta importante ed eterogenea che Radicofani propone ai propri concittadini, ai visitatori e ai tanti pellegrini che la visitano percorrendo la Francigena che attraversa il centro storico. Del resto l’insegna riporta anche le parole “Vini, Cucina, Territorio”, un messaggio chiaro: “Noi puntiamo a valorizzare il nostro territorio attraverso il cibo che prepariamo e proponiamo direttamente ai nostri clienti – ci tengono a sottolineare Olga e Paolo – Il legame con la terra di origine è molto forte. Radicofani, questa casa sono parte di noi e anche nostra scelta per il futuro. Abbiamo fatto questo passo per passione verso la cucina e ciò che è crediamo che unire cibo, natura, tradizione sia motivo anche di crescita personale oltre che professionale. Le farine che usiamo, macinate a pietra, sono della nostra splendida Val d’Orcia, territorio sotto tutela UNESCO, riconoscimento che già di per se ha un importante significato. Così i nostri vini e le nostre carni chianine, per non parlare dei formaggi dove la nostra zona è famosa a livello internazionale. E’ possibile.  Il nostro è dunque un percorso anche legato alla genuinità e alla certificazione degli ingredienti e delle materie prime. Abbiamo, ad esempio, il nostro lievito madre, i nostri impasti hanno una lievitazione naturale ad almeno 72 ore, all’interno della nostra cantina, una cantina vera come gli ambienti di una volta che i nostri avi sapevano ben progettare e creare anche proprio per la conservazione dei cibi. Anche per questi motivi, produciamo in casa il nostro pane utilizzando sempre il lievito madre. Un’avventura per tutti noi, ma anche un desiderio per un domani sereno da vivere assieme alle nostre passioni in un ambiente familiare.”

“La Bottega del Chiù” è aperta tutti i giorni tranne il  mercoledì. La pizzeria solo la sera, sabato e domenica anche per il pranzo con il prezzo fisso (menu a degustazione). Gradita la prenotazione.
Un locale che si rivolge un po’ a tutti, dove anche la famiglia può gustare una cucina e prodotti di qualità, anche semplicemente mangiando una buon antipasto e una  pizza nel cuore del centro storico di Radicofani; ma anche un punto d’incontro e ritrovo in un contesto tranquillo e ben tenuto com’è il borgo valdorciano. Una nuova avventura imprenditoriale per Radicofani che si aggiunge un altro motivo di visita e trattenimento ma anche un buon senso di vita per gli stessi titolari della “Bottega del Chiù” che han ben pensato di “guardare la futuro da grandi”, tornando un po’ alle origini e credendo ai prossimi anni a una terra che torna a essere casa.

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