Radicofani. Palio del Bigonzo: cresce l'attesa per la sfida tra gli antichi borghi

Domenica 9 Settembre la manifestazione dedicata alla Madonna delle Vigne che ripropone i nomi dei borghi medievali, valorizzandone la tradizione vitivinicola del territorio. Il Palio dipinto dall’artista locale Pierluigi Catani mentre il Piatto degli Arcieri è stato realizzato da Fabrizio Rocchi. L’artista locale La novità è la pergamena per l’arciere migliore realizzata da Laura Pertout Quasi tutto pronto a Radicofani per il prossimo Palio del Bigonzo di Domenica 9 Settembre, giunto alla XIII^ edizione, la gara con l’arco e la corsa con il tradizionale barellino con al centro il “bigonzo”, parola dialettale che nella zona Amiata-Val d’Orcia, identifica il tino delle uve. Protagoniste della festa dedicata alla Madonna delle Vigne che ricorre l’8 Settembre di ogni anno, le cinque Contrade, che rappresentano gli antichi borghi che costituivano il centro valdorciano: Bonmigliaccio, Borgo Maggiore, Castello, Castelmorro  e una rappresentante della frazione di Contignano.  Una manifestazione che è voluto riferimento al passato per l’importante produzione vitivinicola del territorio radicofanese, oggi per lo più persa ma in via di nuova rivalorizzazione. Questo il programma della della XIII^ edizione del Palio del Bigonzo SABATO 8 SETTEMBRE Ore 19.30 Cene propiziatorie nelle cantine delle contrade Ore 21.30 Corteo Storico (partenza da Porta da piedi); Esibizione del Gruppo sbandieratori e Musici di Radicofani; Lanci di sfida delle Contrade nella piazze del centro storico DOMENICA 9 SETTEMBRE Ore 10.30 Corteo Storico – Partenza Porta da Piedi Ore 11.00 Santa Messa nella Chiesa di San Pietro Ore 12.00 Piazza San Pietro – presentazione del Palio, del Piatto degli Arcieri e del Memorial G. Fatini; Benedizione dei Corridori Ore 16.30 Corteo Storico partenza Porta da Piedi Ore 17.00 Parco La Pista: Gara di tiro con l’ arco tra gli Arcieri delle Contrade e Memorial G. Fatini; Esibizione Gruppo Sbandieratori e Musici di Radicofani Ore 18.00 Piazza san Pietro “Peso del Bigonzo” Ore 19.00 Palio del Bigonzo Ore 19.45 Cene nelle Cantine delle ContradeRadicofani_Palio_del_Bigonzo_2017_Gara_Arcieri_DSC_0049La manifestazione civile prevede dunque due momenti principali: la Gara degli arcieri (dedicata a Giovanni Fatini, membro del Magistrato delle Contrade, autore di bandiere e stemmi, scomparso lo scorso anno) e la Corsa del Palio. La prima decide l’ordine di partenza della seconda, assegnando al vincitore la posizione migliore per la corsa e le altre contrade a scalare secondo punteggio, indietreggiando di alcuni metri rispetto alla migliore, in una vera e propria griglia di partenza. Due competizioni per tre riconoscimenti, nell’ordine: un piatto in ceramica dipinto per gli arcieri vincitori (realizzato quest’anno Fabrizio Rocchi, titolare delle ceramiche Il volo di Sarteano);  una pergamena per l’arciere migliore (scritta e decorata da Laura Pertout) e un panno, il Palio, dedicato alla Madonna delle Vigne, (dalle dimensioni 180×80 cm e dipinto dall’artista locale Pierluigi Catani), che andrà alla Contrada che per prima giungerà dinanzi al sagrato della Chiesa di San Pietro, dopo la corsa tutta di un fiato lungo la difficile salita di Viale Roma (circa 300 mt), via che attraversa il centro storico, dove . La novità di quest’anno è la pergamena per l’arciere che avrà realizzato il miglior punteggio, un riconoscimento con cui il Magistrato delle Contrade e l’Amministrazione Comunale, hanno voluto premiare la bravura di questa figura parte determinante per la possibile vittoria finale al Palio.Radicofani_Palio_del_Bigonzo_2017_Gara_Arcieri_DSC_0137Le Contrade ripropongono i nomi di antichi insediamenti, ma uno solo, Contignano, è ancora individuabile. Gli altri formavano la comunità di Radicofani, ora concentrata in un unico abitato, ai piedi del castello. Questi insediamenti erano legati all’attività agricola e in particolare alla viticoltura, che proprio negli statuti del 1255 e del 1411 era meticolosamente regolamentata. La produzione era cresciuta durante i secoli sino ad arrivare a duemila some di vino, equivalenti a tremila ettolitri. La zona più vocata per questa produzione era una valle dove, dal XVII secolo, fu costruito il piccolo santuario della Madonna delle vigne, la cui festa si celebra ogni 8 di settembre. Ricollegandosi proprio a questa festa nell’anno  2006  fu riproposta la corsa del Palio relativi ai quattro borghi che esistevano fin dal Medioevo. Per informazioni: ufficio turistico tel. 0578.55684 , oppure 335.5913268. [gallery columns="5" link="file" ids="34010,34228,23546,34222,34234,34220,34225,34219,23556,34011,23561,23560,23559,23558,23557"]

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