Redazione. L'inserimento all’asilo nido e il senso di colpa delle mamme

L’inserimento all’asilo nido ed il senso di colpa delle mamme. Durante la mia esperienza prima come educatrice di asili nido e scuole materne e successivamente come psicologa dell’ età evolutiva, ho raccolto varie domande sul tema inserimento bambini all’asilo. Di seguito elencherò delle domande e risposte sull’ inserimento all’asilo nido e il senso di colpa delle mamme. Attraverso queste comuni e quindi frequenti domande, cercherò di dare dei consigli utili o e degli spunti di riflessione per le mamme che si trovano ad affrontare questo momento.

  1. Qual è il migliore inserimento all’asilo nido? Il miglior inserimento è quello  a fasi( normalmente ogni asilo prevede un tempo di inserimento). L’ideale è aumentare il tempo di permanenza  in modo graduale, ad esempio rimanere a dormire solo quando siamo sicuri che il bambino si sia ben integrato ai tempi dell’asilo. Dobbiamo sempre ricordarci che sono i genitori ad  adattarsi ai ritmi dei bambini e non il contrario.
  2. Durante i primi tempi dell’inserimento è andato tutto bene poi ha iniziato a piangere, come mai? Ogni bambino come ogni adulto è un individuo particolare e differente, alcuni piangono già dal primo giorno e magari lo continueranno a fare  per mesi o settimane, mentre altri bambini non piangono per i primi giorno anzi sembrano molto contenti,  per poi iniziare a piangere o dopo due settimane quando capiscono che è una routine e quindi tutti i giorni andranno all’asilo e che la mamma li andrà  a prendere la sera. La cosa fondamentale  è quella di essere pazienti nei confronti del loro pianto e di comprendere che è momentaneo ( massimo settimane/ mese), e che è  l’unico modo che il bambino  ha per manifestare il suo disappunto, l’importante è non farsi scoraggiare dal pianto ma continuare per la strada  scelta.
  3. Come comportarsi al momento del saluto? Al momento del saluto la migliore cosa è  rassicurarlo dicendogli che andremo a prenderlo nel pomeriggio, e questo per essere sinceri e onesti con lui; mentre non trovo giusto scappare mentre il bambino è impegnato in altro perché lui lo percepirà come un inganno, invece deve sapere che la mamma “va e torna”; altra cosa che sconsiglio è il salutarlo tante volte (ciao a dopo! Ciao a dopo! Ci vediamo dopo! Torno tra poco!..etc) perché  fa “vedere” al vostro bambino che non siete convinte e sicure  di ciò che state facendo, e molto probabilmente inizierà a fare le bizze. Vedere fermezza e serenità lo aiuterà a superare il momento.
  4. Come faccio ad essere tranquilla? Per  una  buona tranquillità dei genitori è importante scambiare il più possibile informazioni che riguardano le abitudini del bimbo con le educatrici: cosa mangia,  con chi avviene il cambio del pannolino,  con chi dorme etc. Ovvero collaborazione tra genitori ed educatrici.
  5. Vuole portarsi il giocattolo preferito all’asilo faccio bene a lasciarglielo? Avere un oggetto (es: oggetto transazionale come la coperta di Linus) o qualsiasi cosa che rappresenti un “pezzettino di casa” è di fondamentale importanza per il bambino perché gli ricorderà la mamma e la sua casa e lo rassicurerà nei momenti di solitudine.
  6. Perché a volte mi sento in colpa? Purtroppo la nostra società non ha ancora “sdoganato “ la mamma lavoratrice, ad oggi è sempre e solo accettata la mamma casalinga. Premesso questo il senso di colpa può nascere dal desiderio legittimo dopo vari mesi di simbiosi  di riprendersi i propri spazi ( personali e lavorativi)  unito alla paura di essere sostituita, ovvero che si possa trovare bene con qualche altra figura di accadimento e che quindi possiamo essere sostituite. Altro aspetto importante che sottolineo sempre è che i genitori delegano la cura del proprio figlio e non l’amore e quindi se spostiamo l’attenzione alla cura, restando convinte che l’amore è invariato riusciremo ad essere più sicure di noi ed eviteremo di mettere in atto tutti quei comportamenti compensatori frutti del senso di colpa ( gli faccio dei regali,l lo lascio a dormire con me, sono più permissiva) che creano disagio a voi e a vostro/a figlio/a e soprattutto rimettono in ballo la vostra scelta facendovi apparire ambigue.
[caption id="attachment_6741" align="aligncenter" width="640"]mani_benvenuti_asilo immagine ripresa da 3.bp.blogspot.com[/caption] Concludendo direi che l’inserimento all’asilo deve essere accompagnato da alcune parole:
  • Fiducia: Dare fiducia a nostro figlio perché sappiamo che lui ha i mezzi per superare la separazione  e l’inserimento in un nuovo ambiente.
  • Sicurezza: Affidare il proprio figlio alla cura di altri non è una colpa, è una scelta che è stata valutata e ponderata e corrisponderà al benessere di tutta la famiglia. Quindi siate soddisfatti ed entusiasti della scelta fatta e tutto andrà nel migliore dei modi.
  • Qualità: I tempi di presenza con il vostro bambino dopo l’inserimento all’asilo e successivamente alla scuola materna cambieranno, cercate tutti i giorni di ritagliarvi “un tempo di qualità” che abbia la priorità su tutto. Questo vi aiuterà a dare presenza e non riempimento creato  dal senso di colpa.
  • Collaborazione: Fra i genitori nella scelta presa  in modo che ci sia una linea comune nella gestione del momento e poi collaborazione fra educatrici e genitori.
  • Costanza: E’ importante che i genitori abbiano la costanza e serenità di educare i propri figli a far emergere la persona che è in lui  al fine di renderlo  felice delle sue potenzialità. Questo perché noi non potremo essere sempre con lui, ma non in questo modo gli forniremo tutti gli strumenti per far si che di fronte ad ambienti “pericolosi” sappia cosa scegliere e come tornare alla strada di casa senza perdersi.
Se stai vivendo questo momento o menti simili puoi scrivermi; ti risponderò quanto prima. (immagine di copertina ripresa da pulvigiu.myblog.it)
La dottoressa Elena LorenziniInformazioni: Psicologa – Elena Lorenzini – elena.lorenzini@alice.it]]>

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