S. Giovanni d’Asso. Scoperti dai Carabinieri lavoratori in nero in un’azienda agricola

Amiatanews: Siena 17/01/2020
Rilevata anche la presenza di numerosi cani non iscritti all’anagrafe.

Ancora una volta i Carabinieri del Nucleo Ispettorato del Lavoro di Siena hanno ricevuto e verificato un’informazione su un possibile sfruttamento di lavoro nero in un’azienda agricola della Provincia.
Nella giornata di ieri, una squadra composta da militari di quel reparto speciale dell’Arma, dai colleghi della Stazione competente per territorio e dai Carabinieri Forestali di Montalcino, oltre che da personale del servizio veterinario dell’Asl di Siena, è andata a verificare le presunte irregolarità che sono infine chiaramente emerse.
L’azienda agricola si trova sul territorio di San Giovanni D’Asso e vi sono stati rintracciati due cittadini romeni impiegati in nero. In particolare è stata contestata la mancata sottoposizione alla visita medica propedeutica all’impiego, la mancata consegna ai lavoratori dei dispositivi di protezione individuale (guanti, scarpe antinfortunistica etc.), la mancata formazione del personale impiegato in particolari attività e, naturalmente, l’assunzione e l’impiego di personale in nero.
I Carabinieri Forestali, avendo rilevato la presenza di numerosi cani in azienda, hanno poi verificato come questi non fossero stati iscritti all’anagrafe canina e procedevano in merito, anche in relazione al fatto che i cani erano stati lasciati liberi a scorrazzare nei dintorni, tanto da costituire una sorta di branco potenzialmente pericoloso. Ne è scaturita così anche una sanzione per omessa custodia di animali.
Del quadro complessivo emerso nel corso della verifica verrà data comunicazione alla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena. Sono state inoltre contestate sanzioni amministrative pecuniarie per 8 mila euro.
Continua in tal modo la campagna di verifiche svolta dai carabinieri presso le aziende agricole della provincia, volta a combattere il lavoro nero e la sicurezza sui luoghi di lavoro.


Fonti
Comunicato Stampa 17/01/2020

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