S. Quirico d'Orcia. Nella Giornata Nazionale degli Alberi, si presentano i progetti per la "Quercia delle Checche"

Martedì 21 Novembre,  dalle 17, presso il Teatrino di Palazzo Chigi la presentazione del libro di Pietro Maroè  “La timidezza delle Chiome” , il “Viviaio diffuso” e il Crowdfunding 

Il 21 novembre, in occasione della “Giornata nazionale dell’albero”, la neo costituita Associazione Opera Val d’Orcia, congiuntamente a Italia Nostra Siena, Club UNESCO Siena e Circolo Legambiente Terra e Pace Valdichiana propone, nell’ambito della presentazione dei progetti per la Quercia delle Checche crowdfounding e vivaio diffuso, un incontro con Pietro Maroè, giovane autore dell’ affascinate volume edito da Rizzoli  “La timidezza delle Chiome”, sottotitolo “La lezione degli alberi per ritrovare il tempo che ci è stato rubato”. All’incontro presenzierà il Sindaco di San Quirico d’Orcia, Valeria Agnelli, comune patrocinante dell’iniziativa, da sempre attento ad ambiente e paesaggio.  L’Assessore alla Cultura, Ugo Sani, presenterà l’incontro.

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La timidezza delle chiome (Rizzoli, 2017), dal significativo sottotitolo “La lezione degli alberi per ritrovare il tempo che ci è stato rubato”, è il primo libro di Pietro Maroè, nato per diffondere, con competenza, chiarezza e una gentilezza d’animo che si percepisce a ogni riga, una corretta informazione sugli alberi e le loro necessità. Manroè, 24enne perito forestale, arboricoltore, è anche tree-climber professionista e fondatore di SuPerAlberi, con cui si occupa della cura e della salvaguardia degli alberi monumentali. Andrea Maroè, padre di Pietro Maroè, è il tecnico esperto di Alberi monumentali per la Regione Friuli Venezia Giulia che fu chiamato ad agosto di quest’anno a valutare i danni arrecati alla Quercia delle Checche dopo il crollo della grande branca.

«Il progetto del “vivaio diffuso Quercia delle Checche” e le attività didattiche collegate – si legge nella nota di presentazione della giornata scritta da Nicoletta Innocenti, Presidente di “Opera Val d’Orcia” – , prevede la consegna di sacchetti con ghiande della “Matriarca Di Val d’Orcia” (la quercia delle Checche ndr), per permettere a ciascuno la piantumazione delle ghiande della “Querciona” al fine di giungere negli anni ad un ripopolamento delle “figlie” del primo monumento verde d’Italia. Sono le gocce che hanno creato il mare crediamo che non si debba mai perdere la visione di un obiettivo grande, anche con piccole ma simbolicamente significative buone azioni locali.» «Il mattino dello stesso giorno – prosegue la Innocenti – i volontari si recheranno nelle scuole materne, elementari e medie di San Quirico d’Orcia (a partire dal prossimo anno nelle scuole dei 5 comuni della Val d’Orcia), per consegnare alle prime classi di ciascun istituto un sacchetto contenente le ghiande della Quercia delle Checche e il terriccio a ciascun bambino. Congiuntamente verrà distribuito anche un piccolo opuscolo con le istruzioni per l’uso per la piantumazione della ghianda e la cura dal germoglio alla piantina, fino alla posa a terra. I bambini verranno inoltre stimolati a coinvolgere nonni e persone anziane della famiglia e a farsi raccontare le loro storie legate alle campagna e agli alberi di quercia in particolare. Verrà richiesto ai bimbi di fotografare le varie fasi della crescita e tenerci aggiornati pubblicando le foto sul gruppo Facebook, attraverso i genitori. Durante la presentazione del progetto al teatrino di Palazzo Chigi chi desidera potrà ritirare i sacchetti con le ghiande e il terriccio.»

Durante l’incontro anche la presentazione del crowdfunding, attivato recentemente dall’Associazione “Opera Val d’Orcia” per la raccolta dei fondi da investire per la costituzione del Comitato tecnico-scientifico rivolto al monitoraggio della Quercia delle Checche. Il crowfounding  è un sistema di raccolta di denari (normalmente attraverso la rete Internet)  dove gruppi di interessati, testimoniano il proprio sostegno e la condivisione di interessi o progetti anche innovativi, attraverso dei piccoli contributi. Contestualmente al progetto del “vivaio diffuso” – si legge nella presentazione di Nicoletta Innocenti – verrà esposto «il crowdfunding, attivato con la piattaforma Buona Causa, che avrà lo scopo di raccogliere i fondi necessari per la costituzione del Comitato tecnico-scientifico di super-esperti per la Quercia delle Checche in grado di garantire il monitoraggio e la salvaguardia al Primo monumento Verde d’Italia, simbolo identitario del nostro territorio. Riteniamo convintamente che sono stati troppi e troppo gravi le distrazioni e gli errori che hanno portato la nostra Monumentale al rischio della sua stessa sopravvivenza. Ora la rotta deve essere invertita, gli interventi anche dettati da buone intenzioni devono essere seguiti da un gruppo di massimi esperti del settore, con la logica dell’attenzione lungimirante che si deve ad un essere vivente di 370 anni a cui intere generazioni sono profondamente legati.»

L’Associazione “Opera Val d’Orcia”, recentemente costituita, è eredità dei comitati locali già attivi in questi anni per la salvaguardia della “Quercia delle Checche” e per il libero accesso al borgo di Ripa d’Orcia si pone come obiettivo il tutelare, sostenere e salvaguardare il patrimonio ambientale, paesaggistico, culturale, antropologico, storico e artistico delle terre di Val d’Orcia. Inoltre intende mettersi in relazione attraverso una dialettica costruttiva anche con realtà nazionali e internazionali.]]>

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