San Casciano dei Bagni. Si commemora il 73° Anniversario del bombardamento di Ponte a Rigo

Il 15 Maggio, nell’ambito dell’operazione bellica ” Strangle”, i bombardamenti alleati causarono la morte di otto bambini e due delle loro mamme. Le commemorazioni, la mattina di Lunedì 15 Maggio con il ritrovo nel piazzale della chiesa e del monumento a ricordo Si terranno il prossimo 15 Maggio a Ponte a Rigo, le commemorazioni per il 73° anniversario del drammatico bombardamento dei ponti sulla Via Cassia ad opera delle forze alleate, che colpì tragicamente la piccola comunità, causando 10 vittime, di cui otto bambini e due delle loro mamme. L’azione bellica rientrava nell’operazione Strangle (“strangolamento”), volta ad interdire i rifornimenti di uomini e mezzi tedeschi verso il fronte, rappresentato dalla Linea Gustav che faceva perno su Cassino. Già in precedenza c’erano stati due bombardamenti a Ponte a Rigo e frequenti erano i mitragliamenti delle colonne tedesche in transito, ma la mattina del 15 maggio, una di queste bombe colpì una casa colonica dove avevano trovato un effimero rifugio un gruppo di mamme e bambini, uccidendo Angiolina Del Segato in Torelli (30 anni) con i suoi figli Umberto (1 anno), Maria (7 anni) e Rosina (11 anni); Italia Meloni in Terrosi (29 anni) con i suoi figli Antonietta (7 anni) e Domenico (9 mesi); Pasquino Paolucci (6 anni), Renata Diacinti (7 anni, di Piancastagnaio), Vinna Terrosi (3 anni). “Fu un colpo tremendo per la comunità di Ponte a Rigo e per la vicina Celle – scrive in una nota il Sindaco di San Casciano dei Bagni Paolo Morelli – dalla quale partirono i soccorsi per cercare di estrarre i feriti ed i poveri corpi delle vittime dalle macerie. Ai piccoli caduti è stato dedicato un monumento funebre nei pressi Paolo_Morellidella Chiesa di Sant’Elisabetta, lungo la Via Francigena, così che il loro sacrificio possa diventare un messaggio di pace da affidare alle nostre comunità ed ai pellegrini che da tutto il mondo percorrono questa strada carica di spiritualità.” “Purtroppo – continua il primo cittadino – i conflitti odierni ci riportano continue notizie di stragi di civili, nelle quali sempre più spesso sono coinvolti i bambini, come il mese scorso a Khan Sheikhun, città nella provincia siriana di Idlib, ai quali si aggiungono le tristi condizioni dei circa 250mila bambini soldato che, secondo le Organizzazioni Internazionali, vengono sfruttati nei conflitti di tutto il mondo.” “Nel ricordare le vittime di Ponte a Rigo – conclude Morelli – auspichiamo che possano cessare tutte le violenze nei confronti dei bambini di tutto il mondo.” Questo il programma della giornata di Lunedì 15 Maggio

  • ore 9:30 ritrovo presso la chiesa di S. Elisabetta a Ponte a Rigo
  • ore 10:00 Santa Messa
  • ore 11:00 omaggio alle vittime

Operazione_strangle Note storiche (Fonte Wikipedia) L’operazione Strangle era una serie di operazioni di interdizione aerea, durante la Campagna d’Italia della seconda guerra mondiale da parte della 12ª e 15ª forza degli Stati Uniti, di interrompere le rotte di approvvigionamento tedesche in Italia a nord di Roma dal 24 marzo 1943, fino alla liberazione di Roma nella primavera del 1944. Il suo scopo era quello di impedire il raggiungimento delle forniture essenziali alle forze tedesche in Italia centrale e quindi a costringerle ad un ritiro. L’obiettivo strategico dell’attacco aereo era quello di eliminare o comunque ridurre notevolmente la necessità di un attacco di terra sulla regione. Nonostante l’obiettivo iniziale di costringere il nemico a ritirarsi non sia stato raggiunto, l’interdizione aerea di questa operazione ha svolto un ruolo importante nel successo dell’assalto terrestre dell’operazione Diadem.[1] Due principali linee di interdizione furono mantenute in tutto lo stretto stivale d’Italia. Ciò ha significato che i treni non potevano più passare dalla pianura Padana alla linea del fronte, e che a sud di Firenze, sostanzialmente tutte le forniture dovevano essere spostate in camion.[2] L’operazione richiese l’impiego di bombardieri di media dimensione e cacciabombardieri su una superficie di circa 390 km², cioè da Roma a Pisa e da Pescara a Rimini

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