San Quirico d'Orcia. Grande successo per la stagione del Teatrino di Palazzo Chigi

Il piccolo teatrino come una “piazza al coperto” animata ed arricchita dagli stessi spettatori. E’ al giro di boa la stagione teatrale del Teatrino di Palazzo Chigi, uno dei teatri più “intimi” d’Italia, con la sua piccola e meravigliosa sala, con il suo palco accogliente. Gli ingressi sono più che raddoppiati da quando lo scorso anni, Francesco Chiantese, assieme all’assessore Ugo Sani, ed ai dipendenti del comune Virginia Pecci e Marta Casiroli ed ai tanti artisti passati sul piccolo palco, si è preso la responsabilità di far rinascere quel teatrino senza un finanziamento pubblico. “Non che non ci faccia piacere un finanziamento pubblico a copertura delle spese, che ci dia sicurezza e tranquillità, e ci consenta di pagare meglio chi lavora per noi e, perché no, di pagarci essendo noi dei professionisti che vivono di questo…ma non poteva essere, in questo caso, il primo obiettivo. Il passaggio necessario, quello da cui far rinascere il teatrino, era il ridare vita ad una comunità che lo volesse…il progetto è nato dall’alto, da me che ho bussato alle porte dell’amministrazione comunale non sopportando l’idea che questo piccolo gioiello non avesse una vita ordinaria e che fosse aperto solo per eventi straordinari, ma è stato necessario riconsegnarlo alla comunità locale, condividerlo con loro, rendere gli spettatori compartecipi, sull’esempio di altri teatri di questo tipo in Italia, e credo che la strada intrapresa sia quella giusta e che assieme ci stiamo riuscendo – afferma Francesco Chiantese a margine della replica d Breviario Mediterraneo, lo scorso venerdì”. La logica con cui sono scelti e sono accolti gli artisti nel Teatrino di Palazzo Chigi è quella della condivisione con il pubblico, si recita, si scende dal palco, si parla assieme, si va a bere qualcosa, ci si incontra; la prossima stagione, ci dicono dal Teatro dei sintomi, sarà però concertata assieme agli spettatori…assieme decideremo gli spettacoli da ospitare nel cartellone, a partire dalle proposte che ci arriveranno che che potremo supportare economicamente. Foto www.fotoscana.it Ancora due date per questa parte di stagione; venerdì 2 marzo sempre alle 21.30 sarà la volta di Dolmezia, della compagnia Straligut, con in scena Anna Amato (anche autrice del testo) per la regia di Francesco Pennacchia; il 16 marzo, invece, sarà la volta del cantautore buskers Francesco Garito, ed il teatro si trasformerà in una piazza, anche a simboleggiare la funzione che il piccolo teatro vorrebbe avere. “Il teatro come una piazza al coperto, dove vivere l’invero; stiamo addirittura pensando di proporre all’amministrazione comunale un’apertura settimanale, con letture di libri ad alta voce, piccole performance, esposizioni o anche semplicemente per avere uno spazio di incontro al caldo”. Per informazioni www.teatrodeisintomi.it


Fonti Comunicato stampa Francesco Chiantese/Teatro dei Sintomi del 27/02/2018]]>

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