San Quirico d'Orcia. Inaugurato il nuovo stabilimento termale pubblico di Bagno Vignoni

Lunedì 12 Febbraio c’è stata la posa simbolica della prima pietra attesa da circa 20 anni. La fine dei lavori è prevista per la fine dell’anno Dinanzi a una nutrita presenza tra cittadini, amministratori pubblici e stampa, è stato ufficialmente inaugurato Lunedì 12 Febbraio, il cantiere edile per la realizzazione del nuovo nuovo stabilimento termale di proprietà comunale. Una simbolica posa della prima pietra, per confermare e consolidare la vocazione di Bagno Vignoni verso le acque termali, sia sotto l’aspetto ambientale e naturalistico che sotto quello storico, che aggiunge un nuovo stabilimento a un equilibrato tessuto imprenditoriale del settore già esistente, che hanno reso la località ancor di più famosa nel mondo, in particolar modo dalla fine tra gli anni ’80 e ’90, con flussi turistici importanti e di qualità. Un nuovo stabilimento che va anche a valorizzare un’intera area a ridosso del borgo (meno di duecento metri dall’antica vasca e il palazzo delle terme, luoghi cari a Santa Caterina), che vuole anche rispondere con attenzione, ad una richiesta di trattamenti curativi e di benessere proprio nel “posto più bello del mondo”, così come lo ha definito orgogliosamente la Sindaca Valeria Agnelli, durante il discorso inaugurale; una richiesta da soddisfare attraverso una struttura a misura di Bagno Vignoni – hanno sottolineato gli Assessori Sani e Gorelli – con adeguato numero presenze visto anche il contesto ambientale, storico e artistico del borgo caratterizzante il Parco della Val d’Orcia (Patrimonio naturale dell’UNESCO) e la stessa portata delle acque termali, Oltre al primo cittadino Agnelli, gli Assessori Luca Sani (Termalismo) e Luiciano Gorelli (Turismo), i consiglieri regionali Simone Bezzini e Stefano Scaramelli che, viste le regole della “parconditio”, non hanno rilasciato pubbliche dichiarazioni. L’Architetto Adriano Tortorelli, progettista e direttore dei lavori, ha invece spiegato il nuovo stabilimento termale, ribadendone i principi guida dell’idea progettuale. [gallery columns="5" link="file" ids="39003,39004,39005,39006,39007"] Il nuovo stabilimento termale di Bagno Vignoni è il risultato di un percorso iniziato nel 2008, con la prima richiesta di contributo alla Regione Toscana inerente la linea di sviluppo “Infrastrutture pubbliche per il turismo e il commercio”, che, dopo una specifica variante urbanistica al Piano Strutturale e al Regolamento Urbanistico, oltre a una nuova progettazione, ha portato all’elaborazione della proposta esecutiva approvata con le delibere di Giunta Comunale del Gennaio e dell’Aprile 2017. La nuova progettazione, ha visto il recupero la struttura di proprietà comunale esistente, prima destinata ad ufficio turistico, e un ampliamento di circa 600 mq di superficie utile lorda,  articolata in due piani, seminterrato e piano terra, che si sviluppa, a Nord della volumetria attuale, lungo il pendio e caratterizzata dalle stesse linee architettoniche di quest’ultima, per garantire un continuo progettuale oltre che alla realizzazione di una piscina termale esterna di balneoterapia collettiva. [gallery link="file" columns="4" ids="39008,39009,39010,38703"] Nell’edificio esistente, oggetto di ristrutturazione, oltre alla realizzazione di un piano soppalco nel quale verrà allestito il bar interno di servizio allo stabilimento termale, troveranno anche collocazione i seguenti ambienti: hall, reception con back office, amministrazione e sala attesa, attesa pediatrica attrezzata, ambulatorio del direttore sanitario con bagno, reparto inalatorio con quattro postazioni adulti e due pediatriche comprensivo di deposito e bagno di servizio, bagno attrezzato per disabili, spogliatoi personale femminile, spogliatoi personale maschile e locale tecnico. L’ampliamento, ha previsto un collegamento seminterrato tra l’esistente e il nuovo edificio con funzione connettiva dei due fabbricati e baricentrica, dove troveranno collocazione gli spogliatoi maschili e femminili, filtro tra la nuova struttura e quella con spiccata vocazione termale e benessere. Al piano seminterrato saranno presenti locali destinati a: spogliatoi femminili e maschili con servizi attrezzati anche per disabili, area attesa e collegamenti verticali ascensore e scale, reparto fanghi e balneoterapia singola composto da quattro camerini, docce, bagno di servizio, locale tecnico e accessi sterno alle vasche maturazione fanghi; zona umida con sauna, Hammam, pediluvio e piccola area relax, locale tecnico posizionato sotto la piscina termale con accesso esterno tramite scala di servizio. Al piano superiore saranno invece collocati ambienti con le seguenti destinazioni: area areazione fanghi relax, area coperta posizionata vicino alla vasca interna termale per balneoterapia collettiva di 40 mq con adduzione acqua termale a 38°, piscina esterna dedicata alla balneoterapia collettiva di 210 mq con temperatura variabile, dalla più calda in prossimità dell’edificio a quella più temperata sul lato Est; area relax piano vasca di circa 300 metri quadri pavimentata in travertino e parco. (fonti Comune di S. Quirico d’Orcia) L’importo di aggiudicazione della gara per l’appalto dei lavori, vinta dalla Vespignani Costruzioni di Pistoia, è stato di  € 888.445,75 oltre IVA di cui € 871.724,50 per esecuzione lavori e € 16.721,25 per oneri a fronte di un importo a base di gara di € 971.690,42 oltre IVA, di cui € 954.969,17 soggetti a ribasso e € 16.721,25 per oneri sicurezza non soggetti a ribasso (fonte Unione dei Comuni Amiata Val d’Orcia). Circa 1.300.000 Euro in totale, che ha visto il cofinanziamento della Regione Toscana fino a un massimo del 60%. Dunque, venti anni di attesa e finalmente è stato dato il via ai lavori che, stando alle previsioni, dovrebbero concludersi nel giro di un anno dall’assegnazione, ovvero a Dicembre 2018. Uno stabilimento termale pubblico che si aggiunge a un sistema privato (“un piatto un più”  – come ha detto col sorriso l’assessore Sani) e che, in qualche maniera e come giusto che sia, strizza l’occhio a un mercato più accessibile rivolgendosi ai residenti nel territorio comunale e in genere nell’area valdorciana e quella circostante. A vedere il progetto (nella play list in calce  a questo articolo, la presentazione dell’Architetto Tortorelli, oltre alle dichiarazioni della Sindaca Agnelli e degli Assessori Sani) e per quanto possiamo valutare, è possibile dire che un nuovo fiore all’occhiello caratterizzerà presto l’offerta turistica di qualità della Val d’Orcia, a testimonianza di come sia possibile integrare impresa e territorio, continuando a scrivere una storia antica senza interromperla in omaggio ai cittadini ma anche al mondo, con lo sguardo verso un futuro di nuove visioni e dimensioni.

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