Santa Fiora. Al Festival Yilian Canizares, il violino e la voce dell'artista cubana

Mercoledì 1° Agosto, all’auditorium della Peschiera (21.15). L’artista canterà in anteprima alcuni brani del suo nuovo album. Appuntamento di prestigio, quello di domani sera al Festival Internazionale Santa Fiora in Musica. Sarà infatti di scena, mercoledì 1° Agosto, all’auditorium della Peschiera (ore 21.15), la star internazionale di quest’edizione, Yilian Canizares, violinista, cantante e perfomer cubana che propone una miscela esplosiva di jazz, classica e ritmi afro-cubani. La violinista, cantante e performer cubana proporrà  una miscela esplosiva di jazz, classica, ritmi cubani e rituali yoruba dal suo ultimo album Invocación ma anche un assaggio in anteprima del suo prossimo progetto Erzulie dedicato alla dea creola – haitiana dell’Amore. Assieme a  Yilian Canizares, Childo Tomas  (contrabbasso) e Inor Sotolongo  (percussioni). Yilian Cañizares è una delle violiniste contemporanee più interessanti. Non tradendo le sue origini cubane miscela sapientemente classica, ritmi jazz, e ritmi afro-cubani con la sua voce “ultraterrena”. Canta in spagnolo, francese e yoruba, lingua degli antenati dell’Africa occidentale, e suona il violino contemporaneamente. Un’artista che, oltre alla musica classica e al jazz, ama la salsa e l’hip hop. Una performer unica capace di unire voce e violino ed esprimersi come farebbe un’orchestra. Che sia sul palco o in studio di registrazione, ci sono pochi artisti talentuosi come Yilian, con un gran rispetto per il passato, una sensibilità volta al futuro ed un sorriso incredibilmente solare. Due acclamati album, l’autoprodotto “Ochumare” del 2013 e“Invocación” del 2015, sotto la guida di Alê Siqueira (Roberto Fonseca, Omara Portuondo ) hanno rafforzato la sua reputazione di artista innovatrice, capace di oltrepassare i confini musicali. Il settimanale francese Le Nouvel Observateur l’ha definita “rivelazione dell’anno 2013”, per il suo carisma e per la facilità con cui Yilian canta e suona il violino. “ Il mio suono riflette la ricchezza e la miscela di culture che porto con me oggi, ciò che sono: donna, cubana, musicista, cittadina del mondo” racconta l’Artista. Yilian Cañizares aveva solo 14 anni quando gli è stata offerta una borsa di studio per studiare a Caracas. Due anni dopo, una masterclass con un insegnante che viveva in Svizzera gli ha cambiato la vita. “Mi disse che ero dotata, e m’incoraggiò a fare domanda per un posto in conservatorio.” Nel 2000 si è quindi ritrovata nella Svizzera occidentale, dove la sua tecnica e il suo suono hanno raggiunto un nuovo livello. Le grandi orchestre hanno iniziato a convocarla e, dopo il trasferimento a Losanna, ha collaborato per sei anni con vari ensemble. Poi scopre il jazz e decide di cantare. Trova il tuo stile dopo avere scoperto il violinista jazz francese Stéphane Grappelli. Sentendo la mancanza delle sue radici, decide di mescolare lo stile di Grapelli con la musica cubana. Crea quindi un quartetto di musicisti provenienti da Germania, Venezuela e Svizzera (e in seguito, Cuba) e lo chiama “Ochumare”, come la divinità orisha degli arcobaleni e nel 2008, con questo gruppovince il Montreux Jazz Festival Competition. Da allora è tutto un crescendo. Nel 2011 ha partecipato al progetto “Havana Cultura” di Gilles Peterson, condividendo il palco con divinità jazz come  Ibrahim Malouf ed Omar Sosa. Invocación, il suo ultimo album, è un omaggio alle persone a lei più care e vicine: “durante le registrazioni di questo album, mi sono accorta di quanto fossi ispirata da persone che non c’erano più. Le credenze afrocubane dicono che gli spiriti di coloro che amiamo ed ammiriamo continuano a circondarci ed ad influenzarci e io lo trovo meraviglioso”. A settembre 2018 è prevista l’uscita di “Aguas”, l’album realizzato in collaborazione con Omar Sosa. E’ già in cantiere un nuovo album dal titolo Erzulie (come la dea creola – haitiana dell’Amore, l’equivalente del dio Afrocubano Oshun). L’album uscirà nel 2019 ed è un omaggio dell’Artista alle sue origini creole. E’ stato registrato a New Orleans con musicisti provenienti dall’Africa, Cuba, Haiti ma tutti con radici creole; un album molto sensuale e potente, proprio come la personalità della Dea. La sera del 1 agosto a Santa Fiora canterà in anteprima 2 o 3 brani da questo nuovo album.

Approfondimenti: www.santafiorainmusica.com


Fonti Comunicato stampa Santa Fiora in Musica a del 30/07/2018

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