Amiatanews: Siena 01/02/2020
Recuperata buona parte degli oggetti acquistati anche grazie alla collaborazione degli esercenti commerciali
Una signora 55enne molto impegnata per lavoro, si vede costretta ad affidare a una badante 27enne individuata mediante un’agenzia specializzata, la madre ultraottantenne e invalida.
Dopo solo dieci giorni la figlia si rende conto però che qualcosa non tornava nel conto corrente della genitrice. Analizzando meglio l’estratto conto con l’aiuto della banca, la donna individua una serie di pagamenti bancomat che non riesce a spiegarsi e giustificare, avvenuti nello scorso mese di luglio.
Si rivolge ai carabinieri della locale Stazione e con l’aiuto di questi verifica cosa è stato acquistato. Determina in 10.000 euro circa il danno subito in tali acquisti. Formalizza una denuncia querela in caserma e attende l’opera dei militari che ottengono dalla Procura della Repubblica presso il Tribunale di Siena un decreto di perquisizione domiciliare su tre abitazioni individuate, che consente loro di compiere le necessarie verifiche presso il domicilio della badante, dove con certosina precisione i militari rinvengono quanto indebitamente acquistato: elettrodomestici,
telefoni cellulari e attrezzi da lavoro, acquistati a danno della denunciante e di sua madre, presso centri commerciali i cui responsabili hanno collaborato coi militari per individuare con esattezza le caratteristiche degli oggetti acquistati e da ricercare.
La badante è stata denunciata all’autorità giudiziaria per furto aggravato e indebito utilizzo di carte di credito mentre, l’80% degli oggetti acquistati è stato recuperato.
Fonti
Comunicato stampa del 01/02/2020