Amiatanews: 24/05/2020
Raccolta firme fra le attività delle associazioni di rappresentanza Cna, Confartigianato, Confagricoltura, Associazione Industriali, Confesercenti, Confcommercio e Confcooperative
Riceviamo e pubblichiamo il comunicato stampa congiunto a firma Associazione Industriali, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti
“Escludere l’ipotesi di contagio da Covid19 dalla disciplina dell’incidente sul lavoro ed eliminare l’ipotesi di automatismo penale in carico alla proprietà aziendale per questi eventi. L’articolo 42 del decreto legge 18 del 17 marzo in questa forma è inaccettabile”, questo ha chiesto con determinazione il mondo delle imprese e della produzione, del commercio, dell’artigianato, dell’agricoltura e della cooperazione, in modo chiaro, con la raccolta di firme chiusa nei giorni scorsi.
Il lungo elenco delle adesioni raccolte da Cna, Confartigianato, Associazione Industriali, Confesercenti, Confcommercio, Confcooperative e Confagricoltura, sarà consegnato nei prossimi giorni al Prefetto di Siena dottor Armando Gradone.
La pressione del mondo della rappresentanza sul Parlamento è arrivata fortissima da ogni parte d’Italia ed il recente intervento del ministro del Lavoro, Nunzia Catalfo, conferma il principio sul quale le scriventi associazioni si sono battute in queste settimane, ribadito peraltro anche dall’Inail nella circolare pubblicata nei giorni scorsi, ma anche qui paragonare una pandemia come quella del Coivid19 all’Hiv o alla brucellosi appare fortemente fuorviante. E cioè che non esiste alcuna automatica correlazione tra il riconoscimento dell’infortunio e l’accertamento di una responsabilità civile o penale della proprietà.
Ma tutto questo non basta. E’ necessario che il Parlamento emani una legge ad hoc, che metta nero su bianco il provvedimento e cancelli questo grave vulnus nella legislazione italiana. Necessario anche fare chiarezza sulle norme per la disinfezione e igienizzazione, per non gravare le imprese di costi indebiti e penalizzare gli operatori del settore. Tutte le associazioni sono convinte che sia necessaria la massima tutela per titolari e collaboratori, dipendenti, clienti e fornitori, ma è altrettanto importante introdurre il principio di corresponsabilità per tutte le figure interne ed esterne coinvolte nel piano di sicurezza aziendale in materia, affinché tutti contribuiscano in modo attivo alla sicurezza ed alla salute propria e degli altri, eliminando, quindi, la possibilità di far scattare provvedimenti penali o civili in carico al solo titolare. L’intervento legislativo è dunque non solo urgente, ma anche l’unico strumento in grado di prevenire possibili derive interpretative, ponendo fine all’incertezza giuridica che oggi grava sui datori di lavoro, nonostante ci sia una condivisione biparitsan e trasversale sui principi espressi dal mondo della rappresentanza datoriale. Dobbiamo modernizzare il paese, con una grande opera di semplificazione e disboscamento della burocrazia. Ci vuole un cambio di passo per modernizzare un paese bloccato in cui è ha rischio la tenuta economica e sociale.
Associazione Industriali, Cna, Confagricoltura, Confartigianato, Confcommercio, Confcooperative, Confesercenti
Fonti
Comunicato stampa congiunto del 28/05/2020