Siena e provincia. "Officine Teatrali" e "Teatro dei sintomi", progetto teatrale per la provincia

Ben tre i laboratori in partenza a Poggibonsi, Abbadia San Salvatore, San Quirico d’Orcia Con tre laboratori teatrali in partenza, a Poggibonsi, Abbadia San Salvatore, San Quirico d’Orcia, con alcune produzioni nate interamente nella provincia sense (Requiem Popolae e Cretti), i seminari di alta formazione a Pietraporciana e con un progetto per adesso “segreto” di rinascita di uno spazio teatrale Officine Teatrali / Teatro dei sintomi ci racconta di un teatro che ama la provincia, le piccole comunità, i luoghi che si trovano spesso ai margini dei circuiti culturali nazionali. “E’ una circostanza nota che non riguarda solo noi e la nostra provincia – ci spiega Francesco Chiantese direttore artistico del progetto Officine Teatrali / Teatro dei sintomi – le piccole comunità sono il moto pulsante spesso sottovalutato della produzione artistica italiana; in esse nascono e si formano artisti che poi, spesso, sono stati costretti a raggiungere le grandi città per perfezionare la loro formazione e la loro ricerca e per raggiungere un mercato possibile; adesso in molti stiamo lottando perché questo spostamento non debba esserci più e le realtà piccole delle province italiane, possano vedere riconosciuta la loro dignità e possano essere luogo accogliente per quegli artisti che decidono di restare. Un esempio che amo fare è quello del festival L’importanza di essere piccoli, che nasce e vive nelle piccole realtà dell’appennino tosco emiliano e che trovo tra i più efficaci ed interessanti d’Italia”. Questo il motivo per cui nascono le Officine Teatrali ed il Teatro dei sintomi; le prime si mettono al servizio del percorso formativo di chi è curioso del teatro ma anche di chi vuole intraprender un percorso reale e collegato al mondo vero del teatro contemporaneo, con la logica di una bottega artigana; mentre Teatro dei sintomi è il luogo dell’incontro con la professione e la produzione di eventi. “Poggibonsi, Abbadia San Salvatore, San Quirico d’Orcia; un percorso che volutamente abbraccia l’intera provincia ai suoi margini, da un lato il versante fiorentino, dall’altro quello grossetano, ed ancora la vicinanza con l’umbria della Val d’Orcia. La nostra idea è quella di mettere in relazione, durante i percorsi di formazione, gli allievi di tutte e tre le Officine costruendo un dialogo. A noi piace l’idea – continua Francesco – di superare le logiche di campanile e pensare questa provincia come un unico grande polmone culturale. Qui abbiamo a disposizione tutto, alle grandi tradizioni popolari come il Teatro Povero ed i Maggi, alla ricerca teatrale anche se duramente colpita alla chiusura orba de I Macelli di Certaldo; abbiamo le grandi identità nate dalle tradizioni di questa terra e dei punti di eccellenza nell’incontro e nell’accoglienza di chi proviene da culture differenti”. Officine d’Elsa / Teatro dei sintomi, nonostante lavori oramai da cinque anni su questi territori, non ha sovvenzioni pubbliche; il loro dialogo con le amministrazioni comunali, essenziale per raggiungere gli obiettivi di politica culturale, non passa per il momento da un sostegno economico. I progetti sono sostenuti dalle quote degli iscritti ai corsi, dalla vendita degli spettacoli, e delle professionalità dei membri; “Ma anche dalla base – aggiungono – siamo stati i privi in provincia ad attivare progetti di crowdfounding, anche se adesso li adoperano praticamente tutti, e per noi restano ancora fondamentali; non tanto per la raccolta di fondi, che è comunque un punto importante sarebbe ridicolo dire il contrario, ma per avere il polso della nostra efficacia sul territorio. Noi crediamo profondamente nel territorio”. “Certo e molto complesso” ci raccontano, “ogni anno si che possa essere l’ultimo, eppure siamo ancora qua…perché questo territorio mostra sempre di meritare il lavoro necessario per valorizzarlo.” Informazioni sulle attività, sui corsi, sugli spettacoli, sui seminari, sulle pubblicazioni, per poter sostenere il loro lavoro al sito www.teatrodeisintomi.it oppure www.francescochiantese.it e sulla pagina facebook del Teatro dei Sintomi.


Fonti Comunicato stampa Stampa – Teatro dei Sintomi 29/09/2016]]>

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