Siena. Festival della Salute 2020, Vincenzo De Angelis (Direttore CNS): “Andare a donare sangue è un ottimo motivo per uscire di casa”

Amiatanews: Siena 14/11/2020
“Dal plasma iperimmune dipende largamente l’apporto di farmaci salvavita nei nostri ospedali. in Toscana, perché tratta uno dei centri più importanti per immunodeficienze secondarie, uno dei principali utilizzatori di immunoglobine.”

“Sappiamo che dal plasma iperimmune dipende largamente l’apporto di farmaci salvavita nei nostri ospedali – afferma il dottor Vincenzo De Angelis, intervenuto dalla sua casa di Trieste al Festival della Salite di Siena -; in particolare in Toscana, perché tratta uno dei centri più importanti per immunodeficienze secondarie, uno dei principali utilizzatori di immunoglobine.

“Il Covid dal 1 gennaio al 30 ottobre ha provocato un calo su scala nazionale di raccolta di plasma di circa il 3%, ma il dato più preoccupante è quello di ottobre 2020, che ha fatto registrare un 19% di plasma in meno rispetto allo stesso mese del 2019. Se invece parliamo di plasma convalescente, ovvero guarito da Covid, dobbiamo ricordare che può essere ammesso alla donazione, solo quello di pazienti idonei, escludendo così una certa categoria di persone. Mi sento di dire – continua il Direttore del Centro Nazionale Sangue – che fortunatamente non manca sangue immune e questo è positivo. Ma va fatto capire ai cittadini che la raccolta di sangue nel Paese nel complesso sta calando e questo ci preoccupa. Dobbiamo incentivare le persone ad uscire di casa per venire a donare, assicurando condizioni di totale sicurezza.”

Secondo il Rapporto del Viminale presentato lo scorso agosto, negli 87 giorni di lockdown per l’emergenza Covid-19 (9 marzo – 3 giugno 2020) sono stati 58 gli omicidi in ambito familiare-affettivo: 44 le donne vittime (il 75,9%) e 14 gli uomini. In pratica, ogni due giorni una donna è stata uccisa in famiglia. Soprattutto sono triplicati gli omicidi di donne in ambito familiare-affettivo: da una media di circa un omicidio ogni sei giorni a un omicidio di donna ogni due giorni.
Numeri allarmanti che richiedono misure urgenti di prevenzione, di cui si è discusso al Festival della Salute 2020, in corso a Siena in modalità streaming fino al 15 novembre, con la psicologa e psicoterapeuta Silvia Pratali e con l’avvocato Nicodemo Gentile.
“Il fenomeno purtroppo riguarda centinaia di situazioni e posso condividere un’esperienza comune: studi multidisciplinari concordano sul fatto che problematiche di questo genere non possono prescindere dalla prevenzione perché la causa è sia di natura che di cultura” ha esordito Gentile, volto noto anche per la partecipazione in qualità di opinionista a trasmissioni televisive come Quarto Grado su Rete 4. 

“La famiglia spesso e volentieri è il luogo principale delle ostilità e il femminicidio è solo l’acme: la violenza psicologica, come ci dimostrano diversi casi di cronaca, molte volte nasce dalla cosiddetta normalità di superficie vale a dire quando non si era mai registrata violenza espressa. La violenza psicologica  infatti – ha spiegato Gentile – è un killer silenzioso che viene avvertito in maniera diversa: una ragazza che torna a casa con un occhio tumefatto accende la spia nella famiglia, mentre è più difficile accorgersi di una figlia che subisce manipolazione affettiva”. 

Cosa fare allora? “C’è bisogno di una consapevolezza nuova e di una rete di protezione diversa. Di fronte a forme gravi di violenza fisica si è fatto e si sta facendo molto. Il problema è in quelle vicende che si consumano all’interno delle mura domestiche e che sono difficili da esternare: spesso è difficile denunciare il marito, il cognato o il fratello. Denunciare è fondamentale – ha aggiunto il legale – ma bisogna partire dall’individuazione di aspetti che spesso passano sotto traccia: il nemico per essere sconfitto deve essere conosciuto. Intervenire con leggi più severe e pene maggiori aiuta ma non risolve il problema e i numeri ce lo dicono: bisogna lavorare con i giovani, cercare di capire cos’è la violenza e parlare più possibile di questo fenomeno che può riguardare tutti”. 

Concetto ribadito anche dalla psicologa e psicoterapeuta Silvia Pratali: “Dal primo lockdown abbiamo assistito ad un incremento di violenza fisica e psicologica per la convivenza forzata a cui siamo stati costretti dalle restrizioni. Nel sottobosco delle relazioni di frequente maturano dinamiche che non vengono colte per tempo, dunque è importante familiarizzare con alcuni aspetti prodromici per poter prevenire la violenza: uno di questi è la paura da parte della vittima di non poter essere sé stessa, e che si manifesta ad esempio con la paura di dire qualcosa al partner. In questo caso emerge l’aspetto del potere e del dominio che è detenuto da uno solo dei due partner, quello maltrattante. La vittima può non riconoscerla nelle prime fasi della relazione e questo permette al manipolatore affettivo di indulgere in condotte manipolative. Imparare a conoscere queste dinamiche è sicuramente di aiuto per prevenire episodi di violenza”.

Il Festival della Salute è trasmesso da:
– Canale 3 su frequenze canali digitali 12 e 95 della Toscana e in streaming su https://canale3.tv/category/diretta-streaming/ o https://www.youtube.com/channel/UCWdgz-7bIYSYXHEAqC7ME5w

– Lepida Tv su frequenze canale 118 dell’Emilia Romagna e in streaming su https://www.tvdream.net/web-tv/lepida-tv/ o https://www.youtube.com/channel/UC9q4ktgObvz5nzyyZx9YrLA

– E sui social del Festival: https://festivaldellasalute.it/ e https://it-it.facebook.com/FestivaldellaSalute/

PROGRAMMA ED EVENTI


Fonti
Comunicato Ufficio stampa Festivaldellasalute.it 13/11/2020

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