Domani giovedì 3 dicembre, alle ore 18.30, il Circolo ARCI Lavoro e Sport dei Pispini ospiterà l’artista lampedusano con le musiche e i racconti di “Lampemusa. Una storia in mezzo al mare”. Da Lampedusa a Siena, via mare. Approdano al giardino Aldo Borri i racconti e le musiche dell’isola a sud di Tunisi, cuore del mediterraneo e crocevia di migrazioni. Giovedì 3 dicembre, alle ore 18.30, il Circolo Arci Lavoro e Sport, in via dei Pispini 18, accoglierà il musicista e cantautore lampedusano Giacomo Sferlazzo con il suo ultimo spettacolo “Lampemusa. Una storia in mezzo al mare”. Il cantautore e attivista politico (Collettivo Askavusa) lampedusano riprende la tradizione dei cantastorie siciliani suonando la chitarra, il marranzano, la percussione a cornice e altri strumenti inventati da lui. Le storie (i cunti) si alternano alle canzoni di Sferlazzo o a quelle riprese dalla tradizione popolare, come Li pirati a Palermu (testo di Ignazio Buttitta, musica di Rosa Balistreri) e Il Galeone (testo di Belgrado Pedrini, musica di Paola Nicolazzi). Un momento unico per conoscere la storia e la cultura dell’isola. Dalla colonizzazione dell’isola, avvenuta il 22 settembre 1843, alla sua crescente militarizzazione. Dalle storie di pesca, prima risorsa economica fino agli anni ’80, alle migrazioni che hanno interessato e interessano Lampedusa e tutto il Mediterraneo. La fuga di Enrico Malatesta e la tradizione “epica” dell’isola (Ariosto ambientò sull’isola lo scontro dei tre cavalieri cristiani contro i tre saraceni). Piccole storie di donne e uomini che il cantautore ha raccolto dai racconti degli anziani dell’isola e che difficilmente sentirete altrove. Dopo il concerto di Giacomo Sferlazzo ci sarà lo spazio per una riflessione condivisa sulla situazione di Lampedusa e sulle migrazioni che interessano oggi l’isola e tutto il Mediterraneo. A seguire apericena. La serata è organizzata dal Circolo Arci Lavoro e Sport.
Fonti Comunicato Stampa Enrico Bertelli]]>