Amiatanews: Siena 29/09/2015 A Campostaggia Baby Pit Stop UNICEF per allattare e accudire i neonati. Il 3 ottobre flashmob a Siena, Montepulciano e Poggibonsi per la promozione dell’allattamento sul luogo di lavoro.
Due Baby pit stop Unicef, spazi dedicati alle mamme per allattare e accudire i loro bambini, saranno inaugurati venerdì 2 ottobre all’Ospedale di Campostaggia dando il via alle iniziative previste per la Settimana dell’Allattamento Materno 2015 (SAM) con il patrocinio dei Comuni della Val d’Elsa senese e la collaborazione di Unicef, MAMI e dell’associazione di peer counsellor “Non solo latte – Mamme per amiche”
I Baby Pit Stop Unicef sono collocati al primo piano delll’ospedale valdelsano, in prossimità degli Ambulatori e della zona Accoglienza, per garantire a tutte le mamme, sia che allattino o che usino il biberon, un punto sosta sicuro e riservato dove essere a proprio agio per nutrire i piccoli e cambiare loro i pannolini. Sabato 3 ottobre, alle 10.30, un’onda di magliette bianche “come il latte”, indossate da mamme, papà, nonni e sostenitori dell’allattamento materno, invaderà piazza Matteotti a Siena, Piazza Nagy a Poggibonsi e San Biagio a Montepulciano in segno di partecipazione al flashmob nazionale “Allattamento e Lavoro: mettiamoci al lavoro”, campagna dedicata alla promozione dei diritti delle donne madri che lavorano e allattano sostenuta da La Leche League Italia, dalle associazioni di mamme peer counselor della provincia di Siena, da AUSL 7 e dai comuni di Siena, Poggibonsi e Montepulciano. Con queste iniziative l’AUSL 7 conferma, nell’ambito del percorso iniziato con i riconoscimenti OMS/UNICEF Ospedale Amico dei Bambini assegnati all’Ospedale di Nottola (2002) ed all’Ospedale di Campostaggia (2007) , l’impegno a sostenere la promozione dell’allattamento materno, peraltro validato da evidenze scientifiche che dimostrano come l’immediato avvio dell’allattamento al seno, subito dopo il parto, e l’allattamento esclusivo nei primi sei mesi di vita, incidano positivamente sulla salute sia della madre che del bambino, anche in neonati prematuri.Fonti. Dott.ssa Roberta Caldesi Responsabile Ufiicio Stampa U.O. Comunicazione USL 7 Siena]]>