Siena: "Non più soli nel dolore", un convegno per diffondere la cultura del sollievo.

Sabato 28 maggio, alle Sale delle Lupe, un Focus sulla rete locale senese di Cure Palliative, in occasione della XV Giornata Nazionale del Sollievo.

Essere liberi dalla sofferenza eccessiva, inutile e disumanizzante è possibile grazie alle cure palliative: è questo il principio da cui prende il via il convegno “Non più soli nel dolore” in programma a Siena, presso la Sala delle Lupe in Piazza del Campo, sabato 28 maggio a partire dalle 9.00, in occasione della XV Giornata Nazionale del Sollievo. L’iniziativa promossa dalla onlus Amici dell’Hospice Siena e patrocinata da Usl Toscana sud est, Comune di Siena, Ordine dei Medici, Federazione Cure Palliative onlus è aperta a tutti i cittadini che vogliono saperne di più su questo tema. Si parlerà di bioetica con il prof. Sandro Spinsanti, docente universitario, del ruolo degli hospice con Luca Pianigiani (esperto di psico-oncologia) e Marco Matassa (infermiere Hospice Siena), della rete di cure Palliative su cui interverranno Antonia Loiacono (responsabile delle rete senese USL Toscana sud est) e Piero Morino (direttore cure palliative USL Toscana Centro), per terminare con una riflessione di Pasquale d’Onofrio, responsabile del Reparto Anestesia del Policlinico Le Scotte, sull’impegno morale ed etico dei medici per combattere il dolore inutile della persona malata. La finalità della giornata è quella di promuovere e testimoniare la “cultura del sollievo” dalla sofferenza fisica, psicologica e spirituale rivolta a quanti, nella malattia, non possono più giovarsi di cure destinate alla guarigione. Sarà anche l’occasione per informare i cittadini sulle funzioni della rete locale delle Cure Palliative e degli Hospice, ancora troppo sconosciuti a discapito di coloro che ne hanno bisogno. Le cure palliative, disciplinate dalla legge 38/2000 che ne tutela e garantisce l’accesso, sono una conquista preziosa per tutta la società perché mettono al centro del loro intervento la persona malata e il suo diritto ad essere informata su quanto si può fare per controllare il dolore e la sofferenza attraverso le terapie più avanzate. Questo tipo di terapie considerano il malato nella sua complessità di persona, ponendo attenzione a tutti bisogni psichici, fisici, sociali e spirituali per lui e la sua famiglia, in particolar modo nell’ultimo periodo della vita.

Fonti. Comunicato Stampa “Stampa Siena” – USL Sud Est Toscana  ]]>

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