La Contrada di Vallerozzi vince anche il Palio di Agosto con un’altra splendida carriera. Era dal 1875 che non le accadeva ed era dal 1933 che stessi fantino e cavallo non replicassero la vittoria di Luglio La Contrada della Lupa vince un altro bellissimo Palio, raddoppiando ogni istante del Palio di Luglio: vittoria, cavallo, fantino, capitano e soprattutto Palio per un cappotto storico che non accadeva dal 1785. Un Palio che ha ripercorso, quasi per intero, quello di Luglio con una splendida, preparatissima Preziosa Penelope ed un grande e preparatissimo Scompiglio che ha voluto, preteso, con la forza e con l’amore, un Palio che lo fa entrare di diritto nella storia senese e della stessa Lupa. Dietro di lui un buonissimo Drago che con Brio e Morosita Prima, ha cercato di resistere alla prepotente “spallata” di Bartoletti, senza nulla riuscire a tenersi dietro una Preziosa Penelope, che è sembrata passare anche dove lo spazio non c’era, con una forza ed un coraggio replicata dopo solo alcune settimane. Poi lo scosso del Nicchio, Mocambo, e l’Aquila, frenata all’inizio da una Pantera che l’ha ostacolata da par suo sia dentro che fuori dai canapi. Un Palio bellissimo, storico, da vedere, rivedere e rivedere ancora come quello di Luglio; una sorta di corso di formazione per gli addetti ai lavori, un premio per Siena e per tutti, l’assoluto ribadire che il Palio è uno solo e basta. E questo è vero nel nome, nei fatti e nella stessa corsa che, dopo alcuni anni di appiattimento prima, durante e dopo, sta, da alcuni anni, tirando fuori l’anima che ne è alla base, che ne è passione, che ne è forza e che ne è amore: Siena, appunto. Lo stesso che hanno regalato questa sera Scompiglio e Preziosa Penelope, un dono alla bellezza, alla forza, al lavoro, al silenzio e alla gioia. Il resto è cronaca di una mossa abbastanza veloce con protagonisti principali Aquila e Pantera, con quest’ultima che ha cercato, riuscendoci, ad ostacolare la rivale, almeno fino al primo San Martino, con il buon Trecciolino che, nella Tartuca, è sembrato disponibile verso un Tittia che ha cercato comunque di recuperare il terreno perso per il “lavoro” di Carburo. Questo l’ordine delle Contrade al Canape, chiamate e richiamate un paio di volte dal mossiere Magni.
- Nicchio con Bellocchio su Mocambo
- Civetta con Bighino su Porto Alabe
- Giraffa con Grandine su Reynard King
- Aquila con Tittia su Oppio
- Pantera con Carburo su Ondina Prima
- Drago con Brio su Morosità Prima
- Bruco con Gingillo su Smeraldo Onolese
- Leocorno con Brigante su Remistirio
- Lupa con Scompiglio su Preziosa Penelope
- Tartuca Trecciolino su Mississippi