Toscana. Casucci (LN): "Impianti geotermici: essenziale un fronte comune nell'interesse del territorio, concepito nella sua omogeneità."

Il Consigliere della Lega Nord  intervenendo in aula durante il Consiglio regionale sulla proposta di risoluzione per l’individuazione delle Aree non idonee all’installazione degli impianti di produzione di energia geotermica, ha affermato: “Se ancora approviamo tali atti significa che siamo indietro” “E’ essenziale un fronte comune sul tema della Geotermia per fare una politica nell’interesse del territorio, concepito nella sua omogeneità. Chiedere un aggiornamento al piano ambientale ed energetico regionale vuol dire fare chiarezzasu quali sono le zone idonee e non idonee per l’installazione di impianti di produzione di energia geotermica. Questo per chi, come me, ha una concenzione omogena del territorio sa bene che zone come l’Amiata hanno dato troppo. Si tratta dunque di un passo importante ma non esclusivo, occorrerebbe fare di più e arrivare a far si che la nostra Toscana diventi virtuosa nella gestione ambientale. E, dal mio punto di vista, se ancora approviamo tali atti significa che siamo indietro. Non posso che sposare tale atto perché, per certe zone, il mio impegno è assoluto”. Così, intervenendo in aula durante il Consiglio regionale, ha commentato il Consigliere regionale Marco Casucci (Lega). La proposta di individuazione delle Aree non idonee all’installazione degli impianti di produzione di energia geotermica, dovrà essere presentata al Consiglio entro 60 giorni. È quanto prevede la risoluzione firmata dai consiglieri membri dell’ufficio di presidenza della commissione ambiente (Stefano Baccelli e Francesco Gazzetti del Pd, e Giacomo Giannarelli del Movimento 5 stelle) e approvata dall’Assemblea regionale toscana. E firmata in aula dal consigliere Marco Casucci della Lega. L’identificazione delle aree, dove non si potrà coltivare la risorsa geotermica, modificherà il Piano ambientale energetico (Paer). La risoluzione impegna la Giunta a presentare al Consiglio la proposta di aggiornamento del Paer cui dovrà seguire, a garanzia di una adeguata cogenza, anche un intervento sugli strumenti di pianificazione territoriale, nello specifico il Piano di indirizzo territoriale (Pit) con valenza di Piano paesaggistico approvato a marzo 2015.


Fonti Comunicato Stampa  del 21/11/2018]]>

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