Amiatanews: Firenze 08/12/2020
Un grande lavoro di squadra che arricchisce il Sistema sanitario regionale, nell’interesse dei cittadini.
(Riprendiamo da Toscana Notizie, Agenzia di Informazione della Giunta Regionale) Articolo del 08/12/2020 di Tiziano Carradori
“Nel momento in cui tutti si lamentano delle lungaggini della Pubblica Amministrazione vedere realizzata la prima struttura Centro Covid d’Italia in meno di un mese, e per 191 posti letto, è per noi un grande orgoglio perché si tratta non di un ospedale da campo, ma di una struttura duratura. E’ la dimostrazione che di fronte all’emergenza sanitaria si può rispondere nell’interesse generale della cittadinanza”.
E’ questo il primo commento del presidente della Regione Toscana, Eugenio Giani, prima di tagliare il nastro che ha inaugurato il Centro Covid Pegaso a Prato.
“Questa per la Regione – ha aggiunto il presidente – sarà una struttura molto importante, in grado di avere più funzioni, il luogo in cui potranno venire i malati covid ma anche i pazienti che permetteranno di alleggerire la pressione sugli ospedali e sulle Residenze sanitarie assistenziali, un volano da utilizzare al momento del bisogno”.
E poi ha proseguito con i numerosissimi ringraziamenti per molti dei numerosi presenti, per il direttore di Inso, Luca Dal Fabbro, per il responsabile regionale della Protezione civile, Giovanni Massini, per i tre direttori generali delle Asl presenti, Paolo Marchese Morello, Antonio D’Urso e Letizia Casani, e per gli altri assessori regionali arrivati per l’inaugurazione, Serena Spinelli, Stefano Ciuoffo e Stefano Baccelli, insieme a Giovanni Bruno, commissario straordinario Inso e Mario Fiorentino direttore generale del Ministero dello sviluppo economico.
“E’ stato – ha poi proseguito Giani – un vero lavoro di squadra. Noi abbiamo pensato a realizzare una struttura vera, che rimane e va ad arricchire il sistema sanitario regionale. A mio giudizio siamo di fronte ad un esempio per tutti, che può vivere non solo per assistere, ma anche in una dimensione di sperimentazione e ricerca. E’, insomma, un’opera che arricchisce, frutto di uno straordinario sforzo operativo che ha coinvolto tutti. La Toscana mostra oggi una struttura che può far sentire i suoi cittadini in buone mani. Stiamo affrontando in modo strutturale l’emergenza rappresentata dalla pandemia”.
Il presidente ha infine richiamato i prossimi appuntamenti con le inaugurazioni delle altre strutture in corso di realizzazione, a cominciare dall’ampliamento dell’ospedale di Prato con la creazione di ulteriori 60 posti letto, oggi per degenti covid, domani per tutti i pazienti del S. Stefano. Poi il Prato 3, cioè la struttura gemella, situata accanto a quella inaugurata questa mattina, che ospiterà 150 letti e infine il Campo di Marte di Lucca con altri 150 posti letto a servizio della costa. Se nel momento di picco ci sono stati oltre 2.200 malati covid ricoverati, a breve la Toscana potrà quindi contare su 550 posti letto in più, così da gestire in sicurezza anche una eventuale terza ondata.