Amiatanews: Firenze 05/03/2021
Un lavoro che nasce dalla collaborazione di più uffici regionali competenti sia in materia di servizi educativi, sia in materia di infrastrutture tecnologiche e di affari istituzionali. La soddisfazione dell’assessora Nardini e dell’assessore Ciuoffo
(Riprendiamo da Toscana Notizie, Agenzia di Informazione della Giunta Regionale) Articolo del 05/03/2021 di Redazione
Uniformità di procedimento in tutto il territorio della Toscana, semplificazione per i cittadini e per i Comuni, maggiore aderenza alla normativa vigente: questi gli obiettivi raggiunti con la nuova modulistica per l’autorizzazione e l’accreditamento dei servizi educativi per la prima infanzia appena approvata dalla Regione Toscana con il decreto dirigenziale n. 3019 del 25 febbraio scorso.
La Regione ha infatti un ruolo regolatore del sistema territoriale dei servizi educativi per le bambine ed i bambini dai tre mesi ai tre anni di età, che contribuisce anche a sostenere con consistenti finanziamenti e a qualificare attraverso azioni di coordinamento e formazione.
“Siamo molto contenti di questo risultato, grazie al quale da oggi aprire un nido in Toscana o chiederne l’accreditamento sarà molto più semplice – afferma l’assessora all’istruzione Alessandra Nardini -. Anche sul piano dei procedimenti amministrativi il sistema di educazione della prima infanzia della Regione Toscana si dimostra all’avanguardia, con un elemento che qualifica ulteriormente il nostro modello”.
Questo lavoro realizzato dalla Regione nasce dalla collaborazione di più uffici regionali competenti sia in materia di servizi educativi, sia in materia di infrastrutture tecnologiche e di affari istituzionali, in sinergia con i referenti di alcuni Comuni.
“Cerchiamo di agevolare sia i cittadini che le imprese nell’interlocuzione con la Pubblica Amministrazione – commenta l’assessore alla semplificazione Stefano Ciuoffo – e in questo caso ‘uniformare’ combacia con ‘semplificare’. Innovare e semplificare: sono i tratti distintivi di questo inizio di mandato, che vede tutte le Istituzioni pubbliche impegnate nella complessa gestione della pandemia”.
Sul Sistema Telematico di Accettazione unico di livello Regionale (STAR) sono già disponibili i nuovi modelli attraverso cui presentare le richieste ai SUAP dei Comuni.