Il 3, 4 e 5 Aprile iniziative e presidi in tutti i capoluoghi della Toscana. “Si svende la più grande azienda italiana. Le conseguenze, oltreché i lavoratori, le pagheranno i cittadini con il peggioramento dei servizi.” Lunedì 3, martedì 4 e mercoledì 5 Aprile sit-in di protesta dei lavoratori postali in tutti capoluoghi delle province toscane. Dalle 9 alle 12 i sindacati di categoria SLP-CISL, SLC-CGIL, FAILP-CISAL, CONFSAL-COM E UGL-COM protesteranno contro i processi di privatizzazione annunciati dal governo e sensibilizzeranno la cittadinanza per le ricadute sui servizi pubblici che essa comporterà, insieme all’introduzione del recapito a giorni alterni e alla possibile chiusura degli uffici postali nelle aree più marginali del paese. “Organizzeremo dei presidi contemporaneamente e per tre giorni in tutte le città capoluogo della nostra regione –affermano i segretari regionali delle organizzazioni sindacali- vogliamo impedire la svendita della più grande azienda del nostro paese, che impoverirà ulteriormente il servizio pubblico offerto alla cittadinanza.” “La totale privatizzazione di Poste Italiane, il portalettere che passera dalle nostre abitazioni un giorno si e uno no, la chiusura degli uffici postali nelle località più sperdute, la chiusura del CMP di Firenze – proseguono i sindacalisti- oltre a mettere a rischio migliaia di posti di lavoro e chiudere ogni prospettiva ai giovani che lo stanno cercando, aumenterà ulteriormente il degrado dei servizi offerti alla popolazione nelle aree più marginali. Questo i cittadini lo devono sapere e a loro ci rivolgiamo per chiedere solidarietà in questa nostra battaglia”
Fonti. Comunicato Stampa SLP-CISL, SLC-CGIL, FAILP-CISAL, CONFSAL-COM e UGL-COM della Toscana del 31/03/2017]]>