Si è tenuta l’assemblea dei comuni montani, rurali e minori della Toscana sul tema del giorno riguardante “la fusione dei comuni e il ruolo delle istituzioni”. Grande manifestazione promossa da Uncem Toscana (Unione Nazionale Comuni Comunità Enti Montani), venerdì mattina a Firenze presso la sala Luca Giordano del Palazzo Medici Riccardi, dove si è svolta la assemblea dei comuni montani, rurali e minori della Toscana sul tema del giorno riguardante “la fusione dei comuni e il ruolo delle istituzioni”. Il presidente Uncem, nonché sindaco di Pescia, Oreste Giurlani ha tenuto a puntualizzare nel suo intervento inaugurale come “in una ottica di innovazione istituzionale, non siamo contrari alle fusioni dei comuni , tanto è vero che quelle realizzate fino a oggi riguardano quasi tutte i comuni montani”. “Siamo nettamente contrari”, ha aggiunto, “sia a decisioni calate dall’alto (proposte di legge nazionale), sia a decisioni che non tengano conto della volontà delle popolazioni (leggi regionali)”. Come è accaduto recentemente con la pubblicazione dello studio Irpet, che taglia in maniera draconiana gli attuali 279 comuni toscani riducendoli a 50 e prospettando grandi risparmi. “Noi siamo contrari a fusioni che non vengono dal basso, che non rispettano la volontà della gente e che non hanno regole precise”. Nessuno, inoltre, “si è preso la briga di valutare i reali costi sociali del superamento dei piccoli comuni”, mentre sono stati sbandierati maggiore qualità dei servizi e importanti risparmi, che alla resa dei conti si sono dimostrati tutto sommato risibili”, ha concluso Giurlani. Interviste video [columns] [column size=”1/2″] [embed]https://www.youtube.com/watch?v=1m1liFktbaE&feature=player_embedded[/embed] [/column] [column size=”1/1″] [embed]https://www.youtube.com/watch?v=6_yibDej3qk&feature=player_embedded[/embed] [/column] [/columns]
Fonti Mariella Baccheschi – Corriere di Siena ]]>