Val di Cecina. Geotermia, Martignoni: “Governo sordo a ogni confronto coi Sindaci. Non possiamo far altro che mobilitarci.”

Amiatanews (Marco Conti): Larderello 15/02/2019
Sempre più forte la preoccupazione da parte degli amministratori dei territori geotermici verso le scelte governative che sembrano escludere gli incentivi alla geotermia elettrica anche nel DM FER2.
Lunedì 17 si riunisce l’Oservatorio Economico dell’alta Val di Cecina.

Netta presa di posizione del Sindaco di Pomarance Loris Martignoni in relazione alle indiscrezioni che escluderebbero la geotermia dagli incentivi anche nel prossimo DM FER2.
Una eventualità che desta preoccupazione anche tra gli amministratori dei Comuni geotermici toscani dell’Alta Val di Cecina così come del resto anche tra quelli delle provincie di  Grosseto e Siena, dalle Colline Metallifere all’Amiata. Tutti sono stati presenti a entrambe le manifestazioni di Larderello e Santa Fiora nel Dicembre passato, dove forte era stata la richiesta di incontro a più livelli finanche i vertici ministeriali di competenza (MiSE).

In una dichiarazione di questa sera, pubblicata sulla pagina Facebook di GeotermiaSì, che riportiamo integralmente di seguito, il primo cittadino di Pomarance, tutte le preoccupazioni a riguardo e il forte appello rivolto a una soluzione verso il profilarsi di un futuro “incerto e per molti aspetti drammatico” per i territori geotermici.
«Sembra, da alcune indiscrezioni che filtrano dalle stanze del MiSE, che la geotermia sarà esclusa anche dagli incentivi previsti nel ormai prossimo FER2. dichiara il Sindaco Loris Martignoni  – 
Una decisione che lascia particolarmente stupiti considerando le affermazioni fatte in passato dai sottosegretari Crippa e Galli nelle quali il primo affermava: “Abbiamo previsto di inserire in un altro decreto di prossima emanazione (FER2) sul quale avvieremo un confronto con le associazioni e gli operatori del settore. Il decreto FER2 permetterà di assicurare una disciplina più organica alla geotermia, promuovendo la qualificazione tecnologica e soprattutto quella ambientale, sotto il profilo dell’abbattimento delle emissioni anche degli impianti esistenti” mentre il secondo, in una dichiarazione rilasciata ad inizio del mese scorso, asseriva testualmente che il MiSE concorda sul coinvolgimento della Regione Toscana nella definizione di requisiti e condizioni per l’accesso della geotermia agli incentivi nell’ambito della elaborazione del DM FER2.»
«Pare proprio che la paziente ricerca di un qualsiasi spiraglio e margine di trattativa e dialogo che come Sindaci dei territori geotermici abbiamo perseguito in questi mesi  –
prosegue il primo cittadino di Pomarance – non abbia raggiunto alcuno scopo evidente di fronte a un governo sordo ad ogni confronto e incomprensibilmente arroccato sulle posizioni antiscientifiche sostenute dai Comitati No Geo . A questo punto vediamo il profilarsi all’orizzonte dei territori geotermici un futuro incerto e per molti aspetti drammatico;  infatti non solo ogni ulteriore possibilità di sviluppo della geotermia in Toscana e nel paese rischia di essere definitivamente affossata, ma il possibile blocco degli investimenti economici da parte dell’attuale gestore e il loro dirottamento verso l’estero, porterebbero ad una immediata paralisi del settore geotermico con conseguenze gravissime in termini di perdita di posti di lavoro, sia in ENEL Green Power, che ad oggi è il concessionario, che nell’indotto.»
«Con scelte pericolose ed inappropriate e l’eliminazione degli incentivi –
sottolinea Martignoni – , l’attuale governo decide quindi di condannare all’impoverimento e allo spopolamento intere aree che vivono grazie alla geotermia, fidandosi, per un pugno di voti, di sedicenti comitati del “NO” a lui prossimi politicamente e rifiutando qualunque prova scientifica a sostegno della rinnovabilità e sostenibilità ambientale della geotermia e rifiutando inoltre ogni e qualsiasi confronto con i Sindaci e con i territori, disposti a confrontarsi su un percorso di “work in progress” che avrebbe dovuto portare ad obiettivi industriali ed ambientali prefissati, a step successivi, senza interrompere un’attività che una volta bloccata sarà difficilissimo se non impossibile rimettere in pista.»
«Di tutto questo è necessario che il governo si assuma una precisa responsabilità verso i cittadini e gli elettori. –  prosegue il Sindaco – E’ evidente come sia impensabile una economia dei nostri territori geotermici, che almeno nel breve e medio termine, possa fare a meno della industria geo termoelettrica, come è altrettanto evidente che di fronte a questo muro che il governo ha alzato nei nostri confronti, con la chiara volontà di uccidere l’economia dei nostri territori, come Amministratori che hanno a cuore l’esigenza di garantire il presente, ma soprattutto il futuro dei nostri cittadini, non possiamo fare a meno di mobilitarci ed opporci con ogni mezzo consentito.»
«Lunedì prossimo  –
conclude il Sindaco Loris Martignoni – si riunirà l’osservatorio economico dell’alta Val di Cecina ed in quella sede vedremo come contrastare queste decisioni con iniziative che a questo punto vogliamo siano le più clamorose, dirette verso il MiSE ed il governo e se necessario organizzate nella stessa capitale.»

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