Sancasciani: “Grazie alle associazioni che ci supportano ogni giorno” Risultati eccellenti, nel primo semestre 2018, per il Servizio Immunotrasfusionale dell’ospedale di Campostaggia (SIT). Alcuni numeri dimostrano la qualità del lavoro svolto, in una fase storica in cui, a livello nazionale si registrano forti flessioni: nel primo semestre del 2018, rispetto allo stesso periodo del 2017, le donazioni di sangue intero sono cresciute del 14,5% (da 1338 unità a 1446 ), le unità di plasma da plasmaferesi del 33% (da 381 a 508); inoltre ci sono stati 108 donatori in più di sangue intero (da 1338 a 1616) e 54 donatori in più per la plasmaferesi (da 287 a 341). Quest’ ultimo risultato dimostra l’affiliazione dei donatori e la capacità di coinvolgimento e sensibilizzazione da parte del Servizio immunotrasfusionale e soprattutto delle associazioni, estremamente radicate nel territorio della vallata. Il servizio Immunotrasfusionale della Valdelsa svolge un’importante attività nell’ambito della donazione e dell’organizzazione della attività trasfusionali a servizio dei reparti dell’ospedale e dei cittadini, grazie alla professionalità e dedizione del responsabile Carmelo Francesco Tornabene, dei medici, dei tecnici e del personale infermieristico. In particolare il Servizio interviene nella gestione della donazione volontaria, periodica, di sangue, plasma ed emoderivati e nella gestione delle richieste di sangue a partire dalla raccolta, qualificazione, conservazione e distribuzione, oltre a ricoprire un ruolo strategico nella promozione del “dono sangue”. La promozione della donazione, particolarmente importante in un momento in cui è necessario aumentare la sensibilità tra i giovani, è fatta in continua collaborazione con le associazioni dei donatori di sangue che sul territorio costituiscono un riferimento ed un supporto indiscusso. Il Servizio è in rete con tutti gli altri dell’Azienda Sud Est garantendo così a tutti i cittadini che abitano nell’Area Vasta, e non solo, il sangue giusto al momento giusto, considerato che il sangue e i suoi derivati costituiscono farmaci salvavita, insostituibili, sulla cui disponibilità si deve sempre poter contare. “Sono particolarmente soddisfatta dei risultati ottenuti dal nostro Servizio immunotrasfusionale – afferma il direttore di Presidio, Simonetta Sancasciani – e soprattutto sono riconoscente al personale per aver saputo gestire e superare i momenti di difficoltà, addirittura riuscendo a migliorare la performance con un lavoro di squadra grazie al quale, in un momento generale di crisi delle “donazioni di sangue”, non solo abbiamo retto il passo, ma siamo notevolmente migliorati. Fondamentale l’apporto della associazioni dei donatori che ci sono sempre state accanto e che, sicuramente, hanno avuto un ruolo strategico nell’aumento del numero dei donatori”.
Fonti. Comunicato Stampa USL Sud Est Toscana del 13/08/2018]]>