Val d'Orcia. "Quercia delle Checche": stato dell'arte e prospettive

Intervista a Nicoletta Innocenti, coordinatrice di “SOS Quercia delle Checche”, sullo stato di salute del Monumento Verde nazionale Abbiamo volutamente atteso qualche giorno, per affrontare uno degli argomenti più dibattuti sui media e dagli stessi abitanti della Val d’Orcia, nonché anche di molti turisti stranieri che da circa due anni seguono con attenzione l’evoluzione di uno dei simboli più “cari e conosciuti” di una delle aree paesaggistiche più belle d’Italia, patrimonio dell’UNESCO assieme a Pienza, una delle cittadine più note al mondo che si affacciano sulla valle scendendovi col proprio terriQuercia_delle_Checche_03tori comunale. Parliamo della così chiamata “Quercia delle Checche”, monumento verde d’Italia, messo sotto tutela direttamente dal Ministero dei Beni Culturali, grazie all’interessamento del Sottosegretario ai Beni Culturali e Paesaggistici Ilaria Borletti Buitoni, che ha accolto il’importante e fondamentale lavoro di sensibilizzazione e di cura di un gruppo di cittadini valdorciani e non solo che, dopo la sciagurata rottura di una branca del maestoso albero ultrasecolare (circa 370 anni) a causa di gesta sconsiderate se non vandaliche di alcuni ragazzi, nella notte ferragostiana del 2014. Ieri, sabato 2 Settembre, abbiamo così fatto il punto della situazione con Nicoletta Innocenti, coordinatrice di SOS Quercia delle Checche, dal 2014 impegnata nel cercare soluzioni alla difficile situazione in cui versa l’albero che, proprio quest’anno, sta subendo danni molto pericolosi per la sua salute; oltre la siccità, che ha caratterizzato buona parte della primavera e dell’estate in Val d’Orcia, zona già di scarse precipitazioni a confronto con le aree limitrofe come l’Amiata, la Val di Chiana e la Val di Paglia, la “Querciona”, a causa di un contraccolpo causato dalla caduta di un fulmine su di essa all’alba dello scorso 24 Luglio nell’unico temporale estivo vero e proprio, ha subito il distacco di una seconda branca, ben più grande della precedente. Già questo può far immaginare lo stato del monumento verde e le relative forti preoccupazioni che, come naturale che sia, chiedono risposte anche da parte delle istituzioni con interventi immediati e confacenti a una situazione che, obiettivamente, presenta delle importanti criticità. Coincidenza, durante la nostra intervista, erano sul posto anche esperti della nota azienda Vivai Margheriti Piante  di Chiusi, che stavano effettuando una tomografia sulla quercia, per valutare eventuali lesioni all’interno del tronco.

Nell’intervista che riportiamo di seguito, l’inizio di questa comunque triste storia, lo stato attuale e le prospettive future, attraverso una valutazione oggettiva, ripromettendoci di contattare anche il Sindaco di Pienza, Fabrizio Fè per avere altre oggettive valutazioni ed eventuali azioni già intraprese direttamente o indirettamente a riguardo.

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